Prende sempre più forma il progetto di valorizzazione del tracciato dei Cammini Lauretani nell’area colpita dal sisma. L’iniziativa, che mira a riportare alla luce l’antica Via Romano-Lauretana, coinvolge ovviamente anche il territorio del Comune di San Severino, tappa fondamentale del cammino stesso in terra marchigiana.
Gli interventi in corso sono promossi dalla Regione come sostegno della fruizione integrata delle risorse naturali e culturali, della valorizzazione delle destinazione turistiche, della destagionalizzazione dei flussi turistici e della promozione del cluster spiritualità e meditazione. Ente capofila dei vari interventi sul territorio è l’Unione montana di San Severino.
Oltre alla riapertura dei sentieri dalla vegetazione, alla sistemazione dei bordi stradali e del fondo viario, alla regimazione delle acque meteoriche lungo il percorso, sono previste opere di arredo urbano e l’apposizione di segnaletica direzionale, con segnali direzionali e pali segnavia, oltre che di bacheche informative, dei veri e propri totem, che contengono l’indicazione del percorso di pellegrinaggio, ma anche informazioni storico-culturali, artistiche, paesaggistiche e religiose relative al contesto territoriale. Uno di questi è stato collocato sul ponte diga di Cesalonga, in uno degli ingressi della città provenendo da Castelraimondo.
La cartellonistica indica la nuova riorganizzazione del tracciato con un tratto alternativo alla Valle dei Grilli. Il totem riprende notizie storiche sull’antica Via Romano-Lauretana riportando riferimenti agli studi che per oltre un decennio sono stati condotti dalla professoressa Emanuela Di Stefano cui si deve un ruolo determinante nella riscoperta dell’antico percorso.