Dopo aver terminato finalmente la quarantena controllata di 14 giorni dall’arrivo (peraltro ci tengo a ringraziare il dottor Sacchi dell’ospedale di Macerata, che è stato disponibilissimo e gentilissimo in fase di preparazione dei certificati prima della partenza), sono riuscito a muovermi per Tokyo liberamente. Ma qui ci sono regole ben precise anche per camminare lungo le vie cittadine.
Prima regola, fondamentale: non si fuma neanche all’aperto! Esistono dei punti di raccolta per fumatori, dislocati lungo la città, dove è consentito fumare. Chi trasgredisce, oltre alla multa, subisce una sorta di discredito del proprio onore. I giapponesi ritengono peggiore subire un disonore che pagare una multa!
Seconda regola, pure questa fondamentale: non si grida quando si cammina per strada e non si parla ad alta voce! Così come nei treni e sul metrò non si parla al cellulare ad alta voce.
Altra curiosità: non esistono cestini o raccoglitori per l’immondizia nelle strade. E, nonostante ciò, non si vede un mozzicone di sigaretta né una cartaccia gettata a terra. Tutto è pulito. I giapponesi portano a casa la propria spazzatura. Non la gettano a terra!
Inoltre ogni via della città ha il percorso guidato per gli ipovedenti, fermate dei pullman e incroci compresi. I semafori per i pedoni, in tal senso, emettono un richiamo sonoro per far capire agli ipovedenti quando è rosso e quando è verde. In genere il suono è il canto di un uccellino.
Infine, porto la mia esperienza sull’uso dei taxi. Ne circolano a migliaia. Si prenotano con una App e, dopo averti geolocalizzato, il taxi più vicino a te ti avverte che arriverà nel punto dove ti trovi in un determinato tempo. In genere dai 30 secondi ai 2 minuti di attesa! Ovviamente la App è in giapponese, ma dopo un paio di volte che la si usa, è molto intuitiva.
Roberto Taddei