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Home | Pillole di cultura Settempedana | Nella chiesa dei Cappuccini un crocifisso di tre santi
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Il crocifisso (immagine riprodotta interamente in galleria all'interno del testo)
Il crocifisso (immagine riprodotta interamente in galleria all'interno del testo)

Nella chiesa dei Cappuccini un crocifisso di tre santi

Pubblicato da Redazione in Pillole di cultura Settempedana 1,207 Visite

Il Crocifisso della chiesa dei Cappuccini di San Severino è un meraviglioso esempio di Christus triunphans, conservato nel medesimo luogo, salvo brevi periodi, da almeno 800 anni.

Il crocifisso prima del restauro
Il crocifisso prima del restauro
Crocifisso. Legno scolpito e dipinto, h 168 x 150, inizi sec XII. San Severino Marche, Chiesa del SS. Salvatore in Colpersito, oggi Convento dei padri Cappuccini.
Crocifisso: legno scolpito e dipinto (h 168×150), inizi sec XII. Chiesa del SS. Salvatore in Colpersito, oggi Convento dei padri Cappuccini.

Restaurandolo oltre venti anni fa, la Soprintendenza per i beni storico artistici di Urbino scelse di eliminare le coloriture più moderne, la doratura del perizoma, l’aureola e la raggiera settecentesca che si dipartiva dall’intersezione dei bracci della croce.

Questo oggetto ha ancora oggi una grandissima devozione per il fatto che di fronte ad esso abbiano pregato almeno tre santi: il primo è San Francesco d’Assisi nei due suoi passaggi nel 1212 e nel 1220 a Colpersito, allora monastero femminile che seguiva la regola benedettina. Proprio in questi giorni la comunità delle Clarisse settempedane avvia le celebrazioni in ricordo che nel 1223; quindi otto secoli fa, in seguito al secondo passaggio del santo di Assisi, la comunità ottenne l’autorizzazione dal vescovo di Camerino di aderire alla regola francescana.

Il secondo santo ad aver pregato il crocifisso di Colpersito è San Gaspare del Bufalo, che vi istituì la via crucis nel 1818 e della quale si conservano nel convento le reliquie.

Infine Santa Teresa di Calcutta, nel 1986, di ritorno da Loreto vi sostò, incontrando la comunità settempedana.

Luca Maria Cristini

La visita di madre Teresa di Calcutta nel 1985 (foto Piergiorgio Della Mora)
La visita di madre Teresa di Calcutta nel 1985 (foto Piergiorgio Della Mora)

Nel Convento settempedano è stato di recente istituito un centro di esperienza e di formazione francescana ed è una delle tappe del “Cammino dei Cappuccini” che si dipana per 400 chilometri nell’entroterra delle Marche. La chiesa di San Salvatore, gravemente danneggiata dal sisma del 2016, è stata riaperta al culto dopo l’esecuzione di opere provvisorie di messa in sicurezza che ne permettono un parziale utilizzo.

Colpersito, 1 agosto 2020, riapertura provvisoria della chiesa
Colpersito, 1 agosto 2020, riapertura provvisoria della chiesa: sullo sfondo il crocifisso

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Pillole di cultura settempedana 2022-07-31
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TAG: Pillole di cultura settempedana

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