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Palazzo reale di Varsavia
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Countdown per mostra di Varsavia: fra 300 tesori pure il “Puccitelli” di Tognacci

E’ da attribuirsi a Lucio Tognacci, pittore settempedano sconosciuto ai più ma la cui firma compare in un dettaglio dell’opera – un olio su tela assicurato per un valore di 100 mila euro – il ritratto di Virgilio Puccitelli che da mercoledì 6 novembre, e fino al 14 gennaio 2020, farà bella mostra di sé in occasione dell’esposizione “The World of the Polish Vasas. Space, people, art” al Royal Castle Museum di Varsavia, in Polonia.
Il Comune di San Severino ha concesso il prestito del dipinto in cambio del restauro dello stesso, lavoro eseguito in maniera sapiente dalla restauratrice Lucia Palma di Fermignano. La pulizia del dipinto ha risaltato anche la firma dell’autore apposta in un angolo del foglio retto in mano dal Puccitelli che vi è, appunto, ritratto.
L’opera farà parte della straordinaria mostra di Varsavia con la quale si intende celebrare il 400° anniversario del completamento dell’espansione del Castello Reale. Più di 300 i tesori provenienti da tutto il mondo che saranno esposti in 12 sale del Royal Castle Museum e che faranno della mostra l’evento più importante e più grande dell’Anno del Vasas.
Nella galleria di ritratti che raffigurano i discendenti o coloro i quali ebbero modo di collaborare con la regnante dinastia figura anche quello di Puccitelli, settempedano illustre e già segretario particolare alla corte di Ladislao IV Vasa, re di Polonia. Nato il 18 settembre 1599 da una nobile famiglia settempedana, questi fu allievo dei barnabiti e divenne sacerdote a Roma. Fu un soprano dalle particolari doti vocali, fece parte tra l’altro della cappella di S. Giovanni in Laterano. Nel 1634 venne assunto da Ladislao IV Vasa, come segretario, dopo aver lavorato alla corte di Sigismondo III Vasa (1587-1632), padre di Ladislao. Girò tra l’Austria e l’Italia prima di tornare alla corte di Ladislao. Per ordine del sovrano accudì al trasporto d’una versione del “Ratto d’Europa” di Guido Reni.
In città esiste un altro ritratto dedicato sempre a Virgilio Puccitelli, ma l’usura del tempo lo ha praticamene cancellato. Si tratta del ritratto posto sopra la lapide funeraria nella chiesa di San Lorenzo e che risale alla metà del ‘600, opera da attribuirsi a Tommaso Dolabella.

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