Il prezioso servizio fornito dall’hospice di San Severino va ripristinato. A chiederlo in una lettera è l’avvocato Marco Massei, presidente della Fondazione Onlus “L’anello della vita”, che si occupa del sostegno di pazienti in hospice affetti da malattie oncologiche e cronico-degenerative, oltre che per cure palliative. Lo ha fatto, a nome di tutto il direttivo, in una lettera scritta al presidente della Regione, Francesco Acquaroli, indirizzata anche all’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, alla direttrice di Area vasta 3, Daniela Corsi, al sindaco di San Severino, Rosa Piermattei.
«A seguito della recente pandemia da Covid 19 che aveva gravemente colpito gli ospiti della Casa di riposo “Lazzarelli” – si legge nella lettera – veniva deciso di trasferire momentaneamente gli anziani ospiti che non erano stati contagiati dal Covid presso i locali, adibiti ad hospice, con la piena e condivisibile adesione degli stessi sanitari, ubicati all’interno del distretto ospedaliero settempedano. Ora, terminata finalmente l’emergenza originata dagli ospiti della Casa di riposo, i locali destinati all’hospice sono rimasti inspiegabilmente vuoti e il personale sanitario si trova ancora distaccato presso altri reparti ospedalieri».
L’avvocato Massei denuncia le difficoltà che al momento vivono i malati: «Tale situazione sta creando notevole disagio per i gravi malati oncologici in fase avanzata di malattia che hanno necessità di essere curati in hospice e che, ora da mesi, sono costretti a ricevere cure solo presso il loro domicilio con intuibili disagi e continui accessi ai pronti soccorso. Pur comprendendo bene che l’attuale delicato momento ha messo a dura prova l’organizzazione sanitaria e pur essendo coscienti che siamo di fronte una emergenza pandemica di rilevante entità, non sfugge a nessuno che la tutela della malattia oncologica grave, proprio perché attiene al diritto alla vita, pur con visibilità indubbiamente minore, appare di urgenza parimenti non differibile. Chiediamo ognuno per la propria competenza istituzionale, di provvedere alla riattivazione della funzionalità dell’hospice di San Severino Marche, provvedendo quanto prima alla sanificazione dei locali e al ripristino del personale sanitario ivi dedicato, onde consentire ai gravi pazienti oncologici di poter tornare, in condizioni di dignità, ad essere curati in ambiente opportuno».
Al momento nell’ospedale di San Severino rimane chiuso anche il reparto di lungodegenza.