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MC77, Birrificio dell'anno
MC77, Birrificio dell'anno

Birra dell’anno: Cecilia Scisciani di nuovo sul gradino più alto

Si è conclusa al “Cibus” di Parma la premiazione di Birra dell’anno, il consueto concorso di Unionbirrai che premia le migliori birre italiane divise in 45 categorie. Il premio più prestigioso è stato conquistato dal marchigiano MC-77, che è stato incoronato Birrificio dell’anno sulla base dei punti ottenuti grazie ai vari piazzamenti (da regolamento dovevano essere almeno tre riconoscimenti diversi in altrettante categorie). Si tratta di una vittoria di straordinaria importanza per l’azienda di Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani, che confermano la grande crescita mostrata negli ultimi anni e che a inizio 2020 aveva regalato loro anche un primo posto a Birraio dell’anno.
MC-77 è riuscito nell’impresa di ottenere il premio più ambito grazie a due ori e un argento. Il metallo più prezioso è stato accordato alla Breaking Hops (categoria Double IPA) e alla “storica” San Lorenzo (categoria Blanche); l’argento è invece andato alla più recente Zerbster Bitterbier (affinate in legno).

Unionbirrai è l’associazione di categoria dei Piccoli birrifici indipendenti.

La competizione ha avuto grandi numeri: 60 giudici impegnati che, dopo aver degustato le 1599 birre iscritte alla competizione per 207 birrifici, hanno assegnato il trofeo alle tre birre migliori per ogni categoria.
“Il concorso quest’anno segna simbolicamente la ripartenza del comparto dopo il difficile periodo pandemico – ha sottolineato Simone Monetti, segretario nazionale Unionbirrai – e lo fa con numeri inaspettati e soprattutto riscontrando prodotti sempre di maggiore qualità”.

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