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L'incontro in piazza San Pietro
L'incontro in piazza San Pietro

Il sindaco incontra il Papa e lo invita a venire a San Severino

“San Severino ha accolto la visita di Giovanni Paolo II, di Madre Teresa di Calcutta, di tanti altri uomini e donne di Chiesa. E’ per questo che mi rivolgo a lei, a nome della comunità locale, perché possa tornare a fare visita ai terremotati, anche a quelli settempedani”.
Con queste parole, scritte in una lettera che ha consegnato personalmente a Papa Francesco in occasione dell’udienza generale di mercoledì 13 settembre in piazza San Pietro, il sindaco Rosa Piermattei è tornata a incontrare il Pontefice dopo una precedente udienza nel corso della quale aveva già rappresentato il dramma del terremoto. La visita in Vaticano è servita al primo cittadino settempedano per presentare al Santo Padre in persona l’evento “Ripartiamo insieme”, appuntamento organizzato dall’associazione di volontariato “Help S.O.S. Salute e Famiglia” che si svolgerà il 6, 7 e 8 ottobre a San Severino e i cui proventi andranno in beneficenza a favore dei terremotati.
Alla manifestazione, che prevede momenti di scambio culturale, di intrattenimento e mostre, sta lavorando da tempo anche Riccardo Moroni, che segue i progetti speciali di valorizzazione e scopo sociale della Lega di serie B. L’iniziativa porterà in città, grazie alla collaborazione del Museo del Calcio Internazionale, anche una esposizione di magliette storiche e scarpini dei grandi campioni. Gli organizzatori hanno già sensibilizzato grandi personaggi come Mogol e l’ex calciatore della Juventus Sergio Brio, compagno di squadra e amico nella vita del grande Gaetano Scirea.
“San Severino è una città che conta 13 mila abitanti, di questi quasi 4 mila sono senza una casa o, comunque, si trovano ad essere ospitati in sistemazioni provvisorie – ha scritto ancora al Santo Padre il primo cittadino settempedano -. Ci sono più di cento famiglie che attendono la consegna delle “casette” in legno dove le stesse alloggeranno chissà per quanto tempo. All’emergenza delle scosse, che ha seminato paura e disperazione, oggi si aggiunge la rassegnazione di chi vede la propria vita segnata, e per sempre, da questa catastrofe che ha cancellato nella nostra amata città interi quartieri”.
“Da mesi stiamo lavorando, proprio come ci ha chiesto Papa Francesco per ricostruite i cuori e non solo le case – ha detto dopo l’udienza a San Pietro il sindaco – E’ quello che stiamo cercando di fare, con speranza e fede. Abbiamo bisogno però di segnali e di chi ci incoraggi ad andare avanti e che ci sproni a continuare ad avere la forza di sognare. Per questo ho rivolto il mio invito al Santo Padre”.

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