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Sala parto all'ospedale di San Severino
Sala parto all'ospedale di San Severino (foto d'archivio)

I 5 Stelle in Regione: ‘Riaprite punto-nascita di San Severino’

Riattivare il punto nascita di San Severino. Lo propone, in Regione, il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle attraverso la proposta di una riorganizzazione generale del comparto neonatale. Ecco la nota in cui vengono spiegate le ragioni delle diverse azioni intraprese dal gruppo.

“L’abbiamo detto e ridetto: il sistema sanitario regionale ha dei problemi. Problemi che non hanno nulla a che fare con le professionalità e la dedizione degli operatori che spesso con sacrificio suppliscono a mancanze e lacune di strutture e organizzazione. I problemi nascono piuttosto dalle scelte di chi indirizza e dirige. Quello della gestione di punti nascita è un esempio lampante e dolente, dal momento che riguarda l’anello più fragile della nostra società: i neonati. Il Movimento 5 Stelle ha presentato diverse mozioni per risolvere particolari situazioni critiche: mozioni che, come spesso accade con questa maggioranza, hanno atteso mesi nei cassetti di qualche scrivania e hanno subito due rinvii prima di poter essere, finalmente, discusse congiuntamente oggi in aula. Si parte dal sud della Regione, con il punto nascita dell’Ospedale San Benedetto del Tronto, Area vasta 5: da sempre un’eccellenza della provincia di Ascoli Piceno, ora dotato di tre sale parto (di cui una utilizzabile come sala operatoria d’emergenza e un’altra fornita di una moderna attrezzatura per il travaglio e il parto in acqua), di letti nella sala travaglio di nuova concezione addirittura di sala per la musicoterapia. Eppure, nonostante un incremento delle nascite del 20%, manca il personale qualificato (sono 4 i nuovi infermieri assunti e solo a tempo determinato) e soprattutto mancano i pediatri. Quello che chiediamo noi del movimento (con la Mozione n. 187 dei Consiglieri Giorgini, Maggi, Fabbri) è quindi che la Giunta si attivi urgentemente ad assumere a tempo indeterminato sia infermieri specializzati che pediatri.

Quello dei punti nascita è un problema che riguarda tutta la Regione, e non solo San Benedetto. Nonostante ci siano vere e proprie eccellenze, come la Terapia intensiva neonatale del Salesi e l’unità operativa di Pediatria-Neonatologia dell’ospedale generale provinciale di Macerata (dove, tra l’altro, è già presente anche la Terapia Sub intensiva neonatale), nei mesi scorsi sono saliti alla cronaca gravi eventi di morti neonatali nelle Marche e molti sono i casi di trasferimento di bimbi prematuri fuori Regione per mancanza di culle disponibili. Per questo con la Mozione n. 198 del Consigliere Pergolesi vogliamo impegnare il Presidente a chiedere, tramite il Ministro della Salute, l’espressione di un parere da parte del Comitato percorso nascita nazionale sulla fattibilità di implementazione dei punti nascita delle Marche e a procedere con appropriate azioni volte anche alla costituzione di altri punti di Terapia intensiva neonatale ai fini di tutelare le mamme e i loro neonati.

Si prosegue in questo viaggio per i punti nascita della regione e le domande non accennano a diminuire: domande che abbiamo consegnato a due interrogazioni. La prima, Interrogazione n. 295 del Consigliere Fabbri, riguarda la riorganizzazione dei punti di nascita nell’ambito dell’Azienda ospedaliera “Ospedali riuniti Marche nord”. Qui la situazione è complessa. Non si capisce se i punti nascita di Fano e Pesaro resteranno entrambi, come assicurava Ceriscioli in data 2 ottobre 2016, attivando anche la seconda unità intensiva neonatale, oppure se quello di Fano verrà chiuso, non raggiungendo le 1.000 nascite (nel 2015 erano circa 900) indicate come soglia minima dallo stesso Ceriscioli nel dicembre 2015. Altra questione è quella dell’Unità di terapia intensiva neonatale che potrebbe essere aperta in Marche nord (secondo le dichiarazioni del direttore in pectore del reparto unificato di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda Marche Nord i numeri ci sarebbero).

Altre domande riguardano la chiusura dei punti nascita di Osimo e San Severino (Interrogazione n. 358 del Consigliere Pergolesi), per vagliare l’opportunità di riattivare i punti nascita dismessi, anche in relazione alle enormi difficoltà di spostamento delle gestanti e di disagio a seguito del terremoto.

Per pianificare bisogna conoscere: per questo le nostre domande chiedono anche dati sul numero di parti per ogni punto nascita della Regione, sui decessi di nascituri e madri per e post parto e l’ammontare economico della mobilità passiva per prestazioni correlate alla gravidanza e al parto”.

Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle in Regione

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