Quando le cose si fanno con il cuore il successo non tarda ad arrivare. E’ stato così anche per “SMS”, cioè per la manifestazione di sabato scorso, in Piazza del Popolo, intitolata “Summer music smile” e promossa dall’Associazione 108 con il patrocinio del Comune e la collaborazione di molte realtà associative, a cominciare dalla Pro loco di San Severino. Tanta gente ha partecipato all’iniziativa, iniziata nel tardo pomeriggio e andata avanti fino a sera. Lo scopo era quello di raccogliere fondi per le scuole cittadine e pro terremotati. E ancora una volta la generosità delle persone si è concretamente manifestata. Tant’è che i volontari dell’Associazione ringraziano pubblicamente “tutti coloro che hanno contribuito” e chi “ci è stato accanto nella realizzazione del concerto di beneficenza”. In particolare – sottolineano i responsabili – vanno 108 grazie alle associazioni Dream Day di Jesi, Tambaba di Bologna e Pro loco di San Severino; nonché ai conduttori Selena Abatelli e Andrea Gherardi. Inoltre, un ringraziamento particolare va al coro dei ragazzi dell’Anffas di Atessa la “Rosa blu”, per la loro grande disponibilità, e a Vera Betti. Grazie, poi, alla simpatia di Gabriele Lorenzi dei “Formula 3″ e a Cinzia Favilla, nonché alla stupenda Tiziana Rivale e agli euforici Vili Maschi”. I promotori dell’evento esprimono, quindi, gratitudine nei confronti degli sponsor che hanno permesso l’organizzazione della kermesse: “l’Azienda agricola Maggi di Serrapetrona (presente con i propri stand), la Ludoteca Arcobaleno e il meraviglioso pubblico che, grazie a tante offerte, ci permetterà di fare qualcosa di veramente concreto per i nostri ragazzi! Infine, al sindaco Rosa Piermattei vanno i più sentiti 108 grazie per averci dato questa grande opportunità”.
Fin qui l’articolo sulla lodevole iniziativa dell’Associazione 108.
Ora un commento personale, che prende spunto dal nome dell’evento: SMS. In questi giorni c’è stata una grande polemica sulla destinazione dei fondi ricavati dagli Sms solidali che gli italiani hanno inviato a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto del centro Italia. Con una parte di quei soldi la Regione Marche voleva fare una pista ciclabile da Sarnano a Civitanova. Poi, vista la sommossa popolare, ha fatto marcia indietro e li metterà realmente a disposizione della ricostruzione.
Due le riflessioni.
La prima. Qui a San Severino la gente si rimbocca le maniche per ripartire e gli “SMS” se li fa in casa, con iniziative come quelle di sabato, perché conosce bene il detto “Chi fa da sé fa per tre”. I problemi contingenti sono davvero tanti e l’idea di quella ciclabile è stata una terribile frustata per chi, ogni giorno, da quasi un anno, vive fuori dalla sua casa, magari anche lontano dai suoi affetti; per chi, al posto del vecchio tetto, vede solo macerie; per chi non ha più una scuola o il lavoro. Come si fa a ricostruire un territorio partendo da una “ciclabile”? Siamo seri!
La seconda. La delusione è doppia perché, nel pensare a quel progetto, l’attenzione della Regione è caduta di nuovo lontano da questa vallata, come se lungo il Potenza non ci fossero stati danni a causa del terremoto. Eppure San Severino ha 3.500 sfollati, oltre mille edifici lesionati, il maggior numero di case abbattute e così via… E’ chiaro, c’è chi sta peggio… Penso, ad esempio, ad Arquata e Visso o alla stessa Camerino. Ma i soldi non andavano a loro, erano per una “ciclabile”, ritenuta volano di sviluppo, di ripresa. Allora, visto che la val Potenza è da sempre in difficoltà per vie di comunicazione e collegamento – quindi una valle di serie B – perché non investire qui, da queste parti, quei soldi? E no, pure la “ciclabile” doveva scorrere lungo il fiume Chienti fino a Civitanova! Tutto di là! Ah dimenticavo, è vero, è stato firmato il protocollo per l’intervalliva con Tolentino: uno spiraglio s’intravede, sì… per il 2100! Forse…
Mauro Grespini