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Sgarbi in Pinacoteca
Sgarbi in Pinacoteca

Sgarbi: “Evitare San Severino è come evitare se stessi”

“San Severino Marche è una città bellissima. Io ci ho fatto il sindaco in tempi lontani e ne ho ancora nostalgia”. Così Vittorio Sgarbi, il critico d’arte più famoso d’Italia, in un videomessaggio girato dall’associazione “Vivere San Severino” e dedicato a San Severino e a tutti i settempedani. Una riflessione condivisa già da molti sui social che si apre così: “E’ una città difficile da raggiungere ma capace di resistere e scappare anche al terremoto. Alcuni abitanti, a causa del sisma, devono essere ospitati altrove per i danni che anche qui ci sono stati ma il cuore della città non è stato colpito. Il cuore della città è vivo”, dice Sgarbi lanciando anche un appello: “Evitare San Severino è come evitare sé stessi. In occasione magari delle vacanze natalizie non ci sarà niente di peggio che dire “Non vado a San Severino perché c’è il terremoto”. Perché il terremoto è un nemico sconfitto, il terremoto non può vincere e, se dovesse essere più forte della vita degli uomini, allora è meglio che uno vada direttamente al cimitero a vivere. La città di San Severino – sono le parole del critico d’arte – è viva perché le persone che sono lì continuano a fare cose e viverla. Vedere la bellezza di San Severino significa vederla e viverla per sempre”.

Poi, utilizzando un’espressione a lui cara, Sgarbi conclude con un messaggio a non avere paura: “Chi ha paura del terremoto – dice – è una capra”.

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