1914-2014. A cento anni dall’inizio della Grande Guerra, la Biennale dell’umorismo di Tolentino si pone la domanda “Warum Krieg?”, “Perché la guerra?”, e lo fa attraverso quattro intellettuali di livello nazionale in altrettanti mercoledì a Tolentino fra marzo e aprile. Tra loro anche il professor Alberto Pellegrino, docente e storico di San Severino, esperto dei linguaggi dell’umorismo e autore di numerosi saggi sulla storia della satira. La rassegna è il primo avvenimento della cornice di “Biumor”, la Biennale tutto l’anno, voluta dall’Amministrazione comunale di Tolentino e dal direttore artistico Evio Hermas Ercoli e che proseguirà fino a fine anno con la mostra sulle cartografie umoristiche dei primi del ‘900, gli eventi di luglio e le giornate di Popsophia di agosto. La domanda “Warum krieg” nasce dal carteggio fra Freud ed Einstein sulle reali ragioni che nell’estate del 1914 scatenarono uno dei più terrificanti disastri di tutti i tempi. “Biumor 2014” è una delle prime iniziative culturali italiane a indagare l’anniversario della Grande Guerra e lo fa, come al solito, con gli occhiali dell’umorismo e della satira. Si parte il 12 marzo con un’inedita conferenza di Marcello Veneziani. L’incontro con il polemista e filosofo italiano si intitola “La grande guerra” ed è in programma alle ore 17 nell’Auditorium della Biblioteca Filelfica. L’editorialista de Il giornale farà un’analisi approfondita su cos’è stato davvero il primo conflitto mondiale e sulle sue conseguenze rispetto alla società di allora e di oggi. Seconda tappa, toccante e insolita, sarà il racconto che Marco Severini farà il 19 marzo, sempre alle 17 presso l’Auditorium della Biblioteca Filefica, su “La trincea e la periferia”. Storico e docente dell’università di Macerata, Severini illustrerà al pubblico quella parte nascosta della guerra che non si è vissuta nei dorati palazzi del potere, ma tra il fango e il sangue delle trincee. Il 26 marzo “Biumor” si trasferisce nelle sale del Museo internazionale dell’illustrazione di palazzo Sangallo dove, dalle ore 17, Giordano Bruno Guerri parlerà di una delle personalità più carismatiche e influenti dei primi anni del Novecento: Gabriele D’Annunzio. Esperto studioso del XIX secolo, Guerri indagherà l’anno 1914 attraverso lo sguardo poetico dell’esteta e scrittore abruzzese. Gli appuntamenti termineranno a palazzo Sangallo il 2 aprile, sempre alle 17, con un originale incontro su “La satira e la grande guerra”. Ospite d’eccezione sarà il professor Alberto Pellegrino che disegnerà un altro volto del periodo bellico in cui il riso c’era, ma era più amaro che mai. Infine, un ultimo evento sul primo conflitto mondiale è pensato per i ragazzi degli istituti scolastici e si terrà il 9 aprile, alle 10, al Multiplex Giometti dove i più giovani saranno invitati a riflettere su ragioni e conseguenze di quel tragico scontro internazionale attraverso il genio Mario Monicelli e la proiezione del suo capolavoro “La grande guerra”.