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Scuole: spunta l’idea di una “Cittadella dello studio”

“Sulla carta ad oggi abbiamo 1.140 alunni senza una scuola dove andare. Servono certificatori Aedes che ci dicano se gli immobili sono o non sono agibili”. E’ quanto ha detto il primo cittadino Rosa Piermattei a Vasco Errani e Luca Ceriscioli nel vertice istituzionale con i sindaci dei paesi terremotati. Il problema è grande. L’Itis “Divini”, che è di proprietà della Provincia, è già stato dichiarato inagibile e lì ci sono 600 studenti senza più una sede. Poi va verificata la scuola “Luzio”, dove era già stato liberato il terzo piano ed erano state chiuse, a scopo precauzionale, la mensa e la palestra. In attesa di sopralluogo anche la sede del Professionale maschile, in via Salimbeni, dove l’antica struttura sembra aver retto bene all’urto. Infine, c’è da valutare la situazione degli edifici comunali di via Talpa in cui si trovano anche la scuola materna statale e l’asilo nido.

“Abbiamo detto al Commissario straordinario – ha dichiarato il sindaco Rosa Piermattei – che va pensata fin d’ora una soluzione generale, ci è stato detto che verrà attivato il Ministero dell’Istruzione. Qui serve qualcuno che venga da Roma per valutare insieme possibili scenari. Dobbiamo fargli vedere se possiamo usare capannoni, quale area scegliere e tanto altro ancora. Ma prima di tutto servono i sopralluoghi dei tecnici”.

L’idea più suggestiva potrebbe essere quella di realizzare, con strutture mobili provvisorie, una vera e propria Cittadella dello studio, a ridosso del centro. 

 

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