La finale del Campionato italiano di tiro alla fune, disputatasi al Palas “Ciarapica”, riserva una conferma e una sorpresa. La prima è la vittoria dei Cobra di Fermo nella categoria dei 680 kg; la seconda è la sconfitta degli stessi Cobra ad opera del San Rocco Faenza nell’altra categoria, quella dei 640 kg. E’ senza dubbio il risultato che non ci si aspettava quello relativo al ko dei fermani che perdono così un’imbattibilità che andava avanti da più di dieci anni. Svanisce anche la doppietta per i Cobra che erano abituati a dominare in entrambe le gare e, invece, questa volta devono accontentarsi, si fa per dire, solo del titolo della categoria più “pesante”. Grande impresa, dunque, quella del San Rocco che vince con merito una finalissima che mancava da tempo, visto che per decenni queste due squadre sono state assolute protagoniste del tiro alla fune nazionale, periodo in cui si spartivano titoli. In questa edizione 2017 è tornato, dunque, in pedana un confronto storico che ha visto prevalere i romagnoli meritevoli alla fine del successo. Completa il podio la formazione napoletana del Lubrensis che, dopo aver compiuto un percorso netto nelle eliminatorie, si ferma in semifinale contro Faenza per poi aggiudicarsi il bronzo sconfiggendo la Monturanese. Si diceva del pronto riscatto dei Cobra. Ebbene, questo è puntualmente giunto nella gara dei 680 kg dove i marchigiani si sono ripresi con orgoglio e grinta l’ennesimo alloro nazionale grazie a prove autoritarie. Le semifinali hanno promosso le protagoniste più forti ed attese, ovvero i Cobra, che hanno fatto fuori il Cuneo, e i Black Bull che, nell’altra sfida, hanno superato i Cerberi in un derby della città di Camaiore particolarmente sentito. Ne è venuta fuori la finalissima più pronosticata che ha visto il dominio della squadra di Fermo che in due sole manche ha battuto i toscani. Più combattuta la finale di consolazione terminata con la vittoria di Cuneo sui Cerberi di Camaiore.
Protagonista anche la squadra di casa del Giaguaro. Si sapeva che sarebbe stato arduo competere per le posizioni che contavano e la gara lo ha confermato. Nella categoria 640 kg, svoltasi in mattinata, gli atleti di casa hanno faticato parecchio; nella 680 kg, invece, c’è stato un risveglio assai positivo e qualche soddisfazione è arrivata tanto che il Giaguaro ha chiuso al quarto posto. Peccato però che le prove non brillanti nelle altre tappe non abbiano permesso ai portacolori del Serralta di poter disputare le semifinali. Da evidenziare anche la presenza del settempedano Andrea Nasso in qualità di arbitro, ruolo che svolge da anni anche come internazionale, cosa che lo ha portato poco tempo fa ai mondiali di Malmoe (Svezia). Al termine delle sfide si è svolta la premiazione ufficiale con la consegna a tutti i partecipanti di medaglie, trofei e oggetti ricordo. Hanno presenziato le autorità cittadine fra cui il primo cittadino Rosa Piermattei, i massimi dirigenti della Federazione italiana sport e giochi tradizionali, tra i quali il presidente nazionale Enzo Casadidio, e in rappresentanza della Polisportiva Serralta, che ha organizzato l’evento, il presidente Marco Crescenzi.
Si chiude così l’appuntamento di San Severino, tornato a distanza di due anni, che può essere archiviato con piena soddisfazione da tutti sia per l’aspetto prettamente sportivo sia per aver riscosso un buon successo di pubblico.
Roberto Pellegrino