Nel 2025 gli scout del gruppo Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani) San Severino 1 celebreranno il cinquantesimo anno della fondazione. Don Aldo Romagnoli, Marta Bellomarì e Delio Stortini nel 1975 presero infatti l’iniziativa di costituire il gruppo che ha contribuito a educare centinaia di adolescenti, che oggi conta decine di iscritti ed è ancora in piena attività.
Ma gli archivi centrali del movimento scoutistico italiano conservano una preziosa documentazione che fa risalire, se pur risulti ufficialmente attivo solo per pochi anni, la presenza del gruppo San Severino 1 al 1945, allorché un primo reparto di ventidue Esploratori e sei Lupetti, guidati da tre capi, fu registrato dall’Asci. Il vescovo Longinotti deve aver voluto affidare l’assistenza pastorale del gruppo ai sacerdoti della congregazione di Don Orione, che a quel tempo animavano l’oratorio istituito nella chiesa di San Paolo al Ponte, nelle vicinanze del Seminario. Tutti e tre i sacerdoti che si avvicendarono nel gruppo scout settempedano, infatti, risultano appartenere all’ordine orionino.
L’Asci, Associazione scoutistica cattolica italiana – nata in Italia nel 1916 e ispirata al movimento fondato da sir Robert Baden Powell in Gran Bretagna – annoverava allora solo iscritti maschi, perché la parallela associazione femminile – l’Agi, fondata centralmente nel 1943 – non era stata attivata nella nostra città.
A chiedere l’affiliazione, che fu rilasciata dalla sede nazionale il 21 giugno 1945, furono i tre capi del gruppo: Ermenegildo Tucci – ragioniere che abitava in via Massarelli – era il coordinatore, don Francesco Di Francesco l’assistente ecclesiastico e Valerio Ortenzi – insegnante residente allora al Borgo Conce – aveva il ruolo di istruttore. La prima sede del gruppo fu nel Palazzo vescovile, in via Cesare Battisti. Il “Riparto” scout così costituito aveva fazzolettone arancione e fiamma (la bandierina di reparto) dello stesso colore, con il giglio bianco. Gli esploratori risultavano suddivisi in tre squadriglie: Aquile, Gatti e Volpi. Dal censimento di fine 1945 si rilevano però alcuni cambi nella comunità dei capi: coordinatore il medesimo Tucci, ma l’assistente ecclesiastico al dicembre di quell’anno è don Giovanni Dellalian – interessante figura di sacerdote missionario nato in Turchia e morto in Cile a soli 49 anni – mentre viene annoverato “istruttore di specialità” il dottor Giuseppe Cianficconi.
Nell’anno 1946 cambia di nuovo l’assistente ecclesiastico, che al censimento di fine anno risulta essere don Ennio Rastelli, mentre nel gruppo dei capi non c’è più un istruttore. Il fazzolettone è ancora arancione, ma nella fiamma il giglio cambia colore in verde. Gli esploratori censiti si riducono a 17 e restano immutati nomi e numero delle squadriglie. Altra novità riguarda i lupetti: non sono più censiti nel reparto perché si stava evidentemente predisponendo la formazione di un più appropriato “Branco”. Gli esploratori nel ’46 effettuarono oltre quaranta riunioni di squadriglia e ben due campeggi in tenda: uno tra il 2 e il 6 luglio, l’altro di due settimane nella prima metà di agosto. Inoltre il reparto settempedano risulta aver partecipato con sette esploratori al campo nazionale di Roma, probabilmente in accantonamento.
Come si è detto, nel 1947 viene costituito un nuovo Branco dei lupetti, con sede nella chiesa di San Paolo. L’assistente ecclesiastico è il medesimo don Ennio Rastelli, mentre non viene indicato il nome del Capo branco, evidentemente non ancora individuato. Il gruppo era formato da 18 lupetti divisi in due sestiglie: una dei “grigi” e l’altra dei “neri”. Il branco settempedano ha effettuato un primo campo in tenda, a Collattoni di Monte Cavallo tra il 10 e il 25 luglio 1947, sotto la guida dell’assistente ecclesiastico e di un Capocampo nominato nel documento “Paciaroni” (cognome di tipica origine settempedana), di Macerata. Le notizie sulle prime attività del San Severino 1 terminano con questo resoconto sull’attività dei lupetti e si ritiene che di lì a poco il gruppo possa aver cessato la propria attività, per lo meno in forma ufficiale.
Sono stati reperiti in casa di uno degli esploratori censiti, oggi purtroppo scomparso: un cappello, la fibbia con una parte di cinturone e il manuale per la formazione degli esploratori. Sarebbe interessante trovare in città altri materiali e documenti da cui poter ricavare ulteriori notizie. Quando il prossimo anno si celebrerà il cinquantesimo anniversario dell’attuale gruppo Agesci, sarebbe interessante poter ricordare anche questi pionieri dello scautismo nella nostra città, che avevano iniziato la loro attività giusto ottanta anni fa.
Trascrivo qui i nomi dei censiti nel triennio 1945-1947; chiunque abbia qualche memoria, cimelio, fotografia che possano arricchire questa storia è invitato a segnalarli a chi scrive, al gruppo Agesci o a don Aldo Romagnoli per arricchire la storia di questa iniziale esperienza.
Luca Maria Cristini
CENSITI NEL SAN SEVERINO 1, 1945-1947
Capi
Tucci Ermenegildo, coordinatore
Di Francesco don Francesco, assist. eccl. (1945)
Ortenzi Valerio, istruttore
Cianficconi Giuseppe, istruttore di specialità
Dellalian don Giovanni, assist. eccl. (1946)
Rastelli don Ennio, assist. eccl. (1947)
Esploratori
Dal 1945: Audiberti Giancarlo, Bassano Benedetto, Bellabarba Furio, Cristini Giancarlo, Dialuce Aldo, Lambertucci Renato, Lambertucci Lamberto, Lebboroni Nazzareno, Lorenzini Icilio, Migliozzi Manlio, Mogliani Lauro, Natalini Mario, Ramaccini Bruno, Ranciaro Giorgio, Sabbatini Sabatino, Sabbatini Silverio, Tucci Antonio, Valeri Mario, Tancar Osvaldo, Gianesti (?) Raoul, Galatello Andrea, Cocozza Franco (esploratore e capo branco lupetti). Dal 1946: Fazio Silvano, Federici Andino, Lambertucci Renato, Dignani Alberto, Mogliani Lauro, Turchi Angelo.
Lpetti
Ciccarelli Corrado, Federici Andino, Galatello Gaetano, Lambertucci Lauro, Tucci Alfonso, Zura Armando.