Domenica 10 novembre, a partire dalle ore 15, la comunità di Castel San Pietro si riroverà al monumento ai Caduti della Grande Guerra per celebrare la Giornata dell’Unità nazionale e della Forze armate e ricordare le vittime del primo conflitto mondiale che, partite da queste terre, offrirono il proprio tributo di sangue alla Nazione. L’evento, organizzato dalla Comunanza di Castel San Pietro con il patrocinio del Comune, si svolgerà davanti alla chiesa di Sant’Antonio abate, dove si erge il monumento dedicato ai quattordici militari locali che persero la vita durante il conflitto.
Qusto il programma della cerimonia: alle ore 15 ritrovo e ricordo dedicato ai caduti con un momento di riflessione e omaggio ai soldati scomparsi. A seguire intervento delle autorità che saranno rappresentate dal sindaco Rosa Piermattei. Al termine della cerimonia incontro tra i partecipanti per condividere memorie e solidarietà.
Il monumento di Castel San Pietro è composto da una base quadrata e da una colonna mozza, simbolo della vita spezzata dei giovani soldati. Sul fronte principale, una stele in bronzo riporta i nomi dei quattordici caduti, accompagnata da una decorazione raffigurante un’aquila e una bandiera, simbolo della vittoria. La colonna, che si innalza verso il cielo, rappresenta l’aspirazione verso il regno dei cieli e il valore dei caduti.
Tra i soldati commemorati, emergono storie di grande coraggio e sacrificio. Ecco alcuni dei loro nomi e brevi biografie: sergente Maggiore Giulio Lorenzini (1895-1916), morto a soli 21 anni nella battaglia dell’Isonzo, decorato con una medaglia d’argento e due di bronzo per atti di valore, sergente Domenico Zagaglia (1889-1915), caduto a 26 anni sul fronte del Carso, simbolo della resistenza contro le forze austro-ungariche, soldato Rinaldo Marzioni (1895-1916), morto sull’altopiano di Asiago, teatro di aspri scontri tra le truppe italiane e quelle austriache.
Tra gli altri nomi riportati sulla stele quelli del soldato Belardino “Bardino” Ceci, del soldato Giulio Cruciani, del soldaro Gaspare Pediconi, del soldato Eugenio Trombetti, del soldato Alfredo Palmucci, del soldato Mariano Manucoli, del soldato Dionisio Pelagalli, del soldato Stefano Catena, del soldato Vincenzo Bellagamba, del soldato Vincenzo Tantucci e del soldato Pacifico Bianchi.