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La foto di gruppo
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Scuola Media: le classi terze ancora felici in Trentino

Forse a San Severino procediamo controcorrente, incuranti dei moniti che arrivano da lontano, protagonisti in negativo studenti che cadono dai balconi dopo aver fumato “erba”. Eppure è probabile che un giorno, quando gli attuali alunni delle terze medie ripercorreranno a ritroso la loro vita, serberanno dell’evento un ricordo prezioso. La classicissima gita d’istruzione delle classi terze dell’Ic Tacchi Venturi ha ancora una volta colto nel segno. Quest’anno il manipolo di insegnanti, molti dei quali reclutati dell’ultim’ora per completare il numero legale di accompagnatori, ha optato per… l’usato sicuro. Quindi di nuovo al Nord, a Soraga di Fassa, nella provincia autonoma di Trento, per una quattro giorni-tre notti densa ma piacevole. Appena svegliati dal torpore del viaggio in pullman, i ragazzi sono stati “scossi” dalla vista delle Grotte di Catullo nell’abbiente comune di Sirmione, attualmente invaso da danarosi ospiti tedeschi golosi dei giganteschi gelati specialità del luogo, “spostato” da Napoleone in Lombardia, ora in provincia di Brescia, dopo secoli di appartenenza veneta, come testimoniato dalla suggestiva Rocca scaligera. Dopodiché, tutti a chiedere quanto fosse distante Soraga, pregustando la prima nottata lontani dai premurosi ma onnipresenti genitori. Superata senza insormontabili difficoltà l’allegra nottata, il giorno seguente si è rivelato impegnativo con la doppia visita, in mattinata al Giardino botanico di Merano del fiabesco castello di Trauttmansdorff dove per otto mesi soggiornò la sfortunata principessa Sissi, imperatrice d’Austria al fianco di Francesco Giuseppe, uccisa dall’anarchico Luigi Lucheni nel 1898 a Ginevra, interpretata televisivamente in un trittico di celebri film da Romy Schneider. E nel pomeriggio al Museo archeologico Alto Adige di Bolzano per visionare Ӧtzi, la mummia dell’uomo venuto dal ghiaccio. Serata votata al recupero di energie per dedicarsi, il terzo giorno, in mattinata, alla visita al Museo della Grande Guerra di Moena di Fassa ostico per comprendere il punto di vista degli autoctoni, parlanti a scuola la lingua italiana ma facenti parte dell’Austria, obbligati nel 1914 dall’impero austro-ungarico ad impegnarsi con scarsi risultati sul fronte russo durante la 1^ Guerra mondiale. Qualche allievo ha ben pensato di “riprendersi” dai tanti fatti luttuosi narrati con un prelibato aperitivo a Moena, rischiando di tornare in albergo per il pranzo con il… taxi, tanto gustosi erano i formaggi e gli affettati. Nel pomeriggio visita al Castello del Buon Consiglio di Trento, dove fu fucilato il patriota italiano Cesare Battisti, preso prigioniero insieme ad altri irredentisti. Prima della visita, nel viaggio di ritorno, a Bologna, alla Fabbrica italiana contadina, il più grande parco agroalimentare del mondo, la serata d’addio a Soraga, a suon di musica disco con tanto di dj locale, ancora una volta proposta dallo staff del soggiorno don Orione gestito impeccabilmente dal concittadino Agostino Tarquini. Per gli studenti un addio con il sorriso in vista della fase finale dell’anno scolastico che si concluderà con l’atteso esame di fine percorso. Per gli insegnanti ed il dirigente Sandro Luciani un semplice arrivederci.

Lu.Mus.

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