Nella Giornata dell’amicizia – 30 luglio – raccontiamo una bella storia…
Sei ragazzi e ragazze che si abbracciano e guardano lontano, forti della loro amicizia. E’ il “soggetto” scelto dal gruppo “Oratorio Young” per realizzare un grande murale lungo la recinzione dell’oratorio Don Orione. L’opera è frutto di un laboratorio condotto da Saverio Serini, diplomato all’Accademia di Belle Arti di Macerata e writing ormai da diversi anni.
Una dozzina di adolescenti, frequentanti le scuole Medie, sono stati lì per tre giorni – mattina e pomeriggio – per seguire le indicazioni tecniche e i consigli di Saverio dando vita a una vera e propria opera d’arte. Prima il bozzetto ideato insieme e disegnato su carta, poi la tinteggiatura (di bianco) della porzione di muro che avrebbe ospitato il murale, alto circa tre metri e lungo almeno dieci metri. Alla fine, muniti di guanti e mascherine di protezione, i ragazzi e le ragazze di “Oratorio Young” hanno disegnato e colorato con le classiche bombolette spray uno stupendo capolavoro.
Da un lato sembra esserci scritto “oratorio you”, come a voler dire a chi legge che l’oratorio sei tu… Ognuno deve sentirlo suo, può esserne protagonista, anche attraverso iniziative come questa.
Poi, dall’altro lato campeggia una frase del Vangelo di Luca: “Ciò che volete gli altri facciano a voi, anche voi fatelo a loro”. Una chiave per essere autenticamente amici, per vivere con la necessaria empatia gli anni più belli della gioventù, accettandosi e accogliendosi reciprocamente nello stare insieme non solo all’oratorio, ma anche a scuola, nelle attività sportive, negli ambienti che si frequentano.
Per tutti i partecipanti quella del murale è stata una bellissima esperienza, anche grazie a Saverio che ha saputo trasmettere passione ed entusiasmo per ciò che si stava creando in quell’angolo del “Don Orione” risparmiato dalle ferite del terremoto.
In precedenza lo stesso gruppo di ragazzi e ragazze, aiutati da alcune mamme, ingegnose e volenterose, aveva ripulito e dipinto l’ingresso dell’oratorio lasciando le impronte di tante manine colorate per salutare chi passa lungo la via o per chi, curioso di quanto accade ogni giorno all’interno della struttura, decide di entrare col sorriso e la gioia di stare insieme a tanti bambini, ragazzi, genitori, nonni… Senza perdere la speranza di rivedere una nuova struttura.