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Enrico Pichierri
Enrico Pichierri

Enrico, piccolo bruco divenuto splendida farfalla: il suo volo farà rivivere altre persone

Un giorno di circa 8 anni fa entrasti in palestra per la prima volta, eri un ragazzino, con gli occhiali e l’apparecchio ai denti, esile e che parlava poco, ti aveva accompagnato la tua mamma… Ti allenavi con Andrea che ammiravi così tanto… Ti impegnavi tantissimo. E infatti da lì a poco, da piccolo bruco diventasti una meravigliosa farfalla, eri cambiato esteriormente ma anche interiormente. L’apparecchio andò via per lasciare il posto ad un meraviglioso sorriso, il tuo essere esile e timido non c’era più, eri diventato un bel ragazzo, molto più sicuro, con 2 belle spalle forti. Poi le prime gare, ti ricordi? Quanta emozione, quanta soddisfazione sul tuo viso. Arrivò l’infortunio al pettorale, eri giù, demoralizzato e mi confidasti che avevi paura di non riprendere bene, io ti dissi che non dovevi aver timore, che non dovevi mollare e dovevi crederci. Tu davi sempre ascolto… Superasti quell’infortunio e meglio di prima ti presentasti ad un’ altra gara. Tutti ti volevano bene, perché era impossibile non volertene, sempre gentile, sempre disponibile. Tu dicevi a tutti che noi e la palestra ti avevamo cambiato la vita, beh Pikkio io ti devo dire invece che tu a noi l’avevi arricchita più di quanto tu potevi immaginare, perché eri e resterai sempre il nostro più grande orgoglio. Il tuo diploma di istruttore rimarrà appeso alla parete in palestra vicino ai nostri, perché tu sarai sempre con noi! Io, lo so che sarai lì in ogni nostro gesto e a ogni ragazzino timido ed insicuro io racconterò di te, di quel piccolo bruco che diventò una bellissima farfalla. Fai buon viaggio Enrico Pichierri Pikkio un giorno ci ritroveremo tutti per allenarci di nuovo insieme ❤️ ti vogliamo tanto bene.

E’ il toccante ricordo di Claudia Liberti che, affidato ai social, abbiamo chiesto di poter pubblicare anche sul Settempedano per rendere omaggio a un ragazzo di 24 anni – Enrico Picchieri – che ha perso la vita a seguito di un incidente in moto avvenuto qualche giorno fa a Porto Sant’Elpidio. Si era trasferito lì da pochi mesi con la sua famiglia, ma ogni giorno continuava ad andare a lavoro a Chiesanuova di Treia. E proprio in una di queste mattine è avvenuto il terribile scontro con un’auto: le sue condizioni sono apparse subito gravi, è stato trasportato in elicottero al Torrette, dove purtroppo non ce l’ha fatta: il suo cuore ha smesso di battere giovedì scorso.

I sanitari, però, hanno potuto fare l’espianto dei suoi organi e oggi quattro persone in Italia possono tornare a vivere grazie a lui. Enrico, infatti, nel momento di rinnovare la propria carta d’identità, aveva dato il consenso alla donazione.

Il giovane era nato in Puglia, ma per almeno vent’anni ha vissuto a San Severino, al rione Di Contro, con la sua famiglia. Frequentava la palestra “No pain no gain” di via D’Alessandro ed era piuttosto conosciuto in città. Lascia un grande vuoto nella nostra comunità.

I funerali saranno celebrati a Porto Sant’Elpidio.

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