“Biodiversità e gestione faunistica nelle Marche” è il titolo della mostra itinerante che sabato 4 ottobre, alle ore 17, sarà inaugurata presso il chiostro di San Domenico, a San Severino. L’evento, a ingresso libero e aperto a tutti, è promosso dall’Ambito territoriale di caccia Atc Mc1 e dal Museo civico di storia naturale di Jesolo, in collaborazione con la Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito, la Comunità montana Ambito 4, la Regione, la Provincia e il Comune.
L’esposizione nasce dall’idea di creare un percorso educativo-interattivo concepito per le scolaresche di ogni ordine e grado ma, più in generale, è pensata per promuovere e far conoscere il patrimonio faunistico e la sua gestione. Attraverso la presentazione di diversi esemplari di animali che animano boschi e campagne, uccelli ma non solo, all’interno di quello che sarà il loro habitat perfettamente ricostruito per l’occasione, i visitatori potranno cogliere le differenze e le peculiarità che contraddistinguono una specie da un’altra: il becco, gli occhi, le zampe e altro. A tutto questo sarà collegata una mostra fotografica naturalistica che evidenzierà i legami esistenti tra ambiente e fauna. Poi ci saranno riferimenti anche ai mutamenti sociali e ambientali che hanno interessato la nostra regione determinando l’abbandono di alcune attività antropiche secolari e lo sviluppo di attività industriali. Situazioni, queste, che hanno anche causato il cambiamento dell’ecosistema e delle presenze faunistiche nelle varie epoche storiche.
“Oggi – spiega Franco Lardelli, presidente dell’Atc Mc1, anticipando alcuni contenuti della mostra – da noi sono scomparsi animali come la starna, la coturnice, il gracchio, il corvo imperiale o la lontra e, al contrario, sono in forte espansione altre specie come il cinghiale, i corvidi e anche il lupo”.
Partendo da queste riflessioni di carattere generale i visitatori, e in particolare gli studenti, verranno stimolati ad elaborare proposte e indicare risposte sulla gestione futura anche attraverso un concorso a premi sul tema: “Minacce alla biodiversità della nostra Regione”.
Accanto alla fauna “autoctona” è stata prevista una mostra nella mostra sulla fauna “alloctona”, per far conoscere quelle specie che sono state introdotte dall’uomo senza valutare le possibili conseguenze e che si sono adattate e diffuse meglio di quelle autoctone rappresentando una grave minaccia per la biodiversità. L’evento espositivo sarà così strutturato: accanto a diorami sui mammiferi ce ne saranno altri sull’avifauna tipica degli ecosistemi acquatici e poi sui trampolieri e gli alaudidi, su ambienti come il canneto ripariale, sull’ambiente collinare e su quello pre montano oltre che sull’agricoltura intensiva o marginale sul bosco e gli ambienti umidi. Prevista anche l’esposizione di rapaci, con la presenza di un esemplare di aquila reale.