L’arte come linguaggio universale capace di unire due comunità è il sottile fil rouge che ha legato la realtà settempedana a quella mestrina in un doppio evento espositivo che, inaugurato in città lo scorso aprile con una prima mostra, in questi giorni ha visto un nuovo vernissage nella collettiva dal titolo “Mestre incontra San Severino” accolta alla Provvederia, sede dell’associazione Trasparenze, nella città lagunare.
Si tratta, come detto, del secondo appuntamento artistico: al primo era stato dato come titolo “San Severino incontra Mestre”.
I settempedani, tra gli artisti locali alcuni sono d’adozione, Lorenzo Bartolucci, Leonardo Corneli, Adriano Crocenzi, Paolo Gobbi, Shura Oyarce Yuzeli, Gianfranco Pizzi, Fabrizio Savi e Carlo Gatti Venturini, restituiscono fino al 22 maggio l’accoglienza nella nostra terra presentando pitture e sculture contemporanee dal grande fascino.
“Una bellissima occasione per entrambe le città di scoprire i propri e rispettivi artisti contemporanei”, è il commento di Paola Mar, assessore alla promozione del territorio e al patrimonio della Città di Venezia – Mestre.
“Un duplice evento dal profondo significato artistico e sociale”, aggiunge il vice sindaco e assessore alla Cultura di San Severino, Vanna Bianconi, che ha preso parte alle cerimonie di inaugurazione delle due collettive, la seconda in questi giorni nella realtà di Mestre che è stata come non mai accogliente con i settempedani.
All’evento, insieme alle autorità locali, era presente anche il presidente di Trasparenze, Anny Lazzari, l’associazione che ha permesso di dare vita a questo gemellaggio artistico patrocinato dai Comuni di San Severino e di Venezia – Mestre, dalle Città in Festa, dall’Accademia di Belle Arti di Macerata e dal club Soroptimist di Venezia.