Il poeta e scrittore italiano Daniele Mencarelli, premio Strega giovani 2020 e premio Volponi 2018, sarà il protagonista del prossimo appuntamento con la rassegna “Incontri con l’autore” dei Teatri di Sanseverino, in programma per martedì 12 aprile, a partire dalle ore 21, all’Italia.
Autore di numerose poesie, apparse su diverse raccolte, Mencarelli ha pubblicato i romanzi “Luci di Natale”, Graphe edizioni, “La casa degli sguardi” per Mondadori, che gli è valso il premio Volponi, il premio John Fante Opera Prima e il premio Severino Cesari, poi “Tutto chiede salvezza”, sempre per Mondadori, che ha ricevuto il premio Strega giovani e il premio Segafredo Zanetti. Lo scrittore e poeta collabora con diversi periodici e quotidiani.
Il suo ultimo romanzo “Sempre tornare”, edito anch’esso da Mondadori nel novembre dello scorso anno, è stato per lungo tempo in vetta a molte classifiche. E’ un romanzo vitale, picaresco e intimo, che ha dentro il sole di un’estate in cammino lungo l’Italia e l’energia impaziente dell’adolescenza.
Protagonista è il giovane Daniele che a diciassette anni è alla sua prima vacanza da solo con gli amici. Due settimane lontano da casa, da vivere al massimo tra spiagge, discoteche, alcol e ragazze. Ma c’è qualcosa con cui non ha fatto i conti: se stesso.
È sufficiente un piccolo inconveniente nella notte di Ferragosto perché Daniele decida di abbandonare il gruppo e continuare il viaggio a piedi, da solo, dalla riviera romagnola in direzione Roma. Libero dalle distrazioni e dalle recite sociali, offrendosi senza difese alla bellezza della natura, che lo riempie di gioia e tormento al tempo stesso, forse riuscirà a comprendere la ragione dell’inquietudine che da sempre lo punge e lo sollecita. In compagnia di una valigia pesante come un blocco di marmo, Daniele si mette in cammino, costretto a vincere la propria timidezza per chiedere aiuto alle persone che incontra lungo il tragitto: qualcosa da mangiare, un posto in cui trascorrere la notte. Troverà chi è logorato dalla solitudine ma ancora capace di slanci, chi si affaccia su un abisso di follia, sconfitti dalla vita, prepotenti inguaribili. E incontrerà l’amore, negli occhi azzurri di Emma.
Ma soprattutto Daniele incontrerà sé stesso, in un fitto dialogo silenzioso in cui interpreta e interroga senza sosta ciò che gli accade, con l’urgenza di divorare il mondo che si ha a diciassette anni, di comprendere ogni cosa e, su tutto, noi stessi: misurare le nostre forze, sapere di cosa siamo fatti, cosa può entusiasmarci e cosa spegnerci per sempre. Questo viaggio lo battezzerà infine all’arte più grande di tutte: l’arte dell’incontro.