Il Contratto di fiume dell’alto Potenza passa al terzo step e si prepara all’avvio della fase attuativa del primo Piano d’azione. E’ stata fissata, infatti, per lunedì 26 luglio la prima assemblea pubblica sul territorio. L’incontro, in programma alle 17 nella sala Aleandri del Feronia, è stato organizzato dall’Unione montana in collaborazione con il Comune di San Severino. Intervengono il coordinatore Carlo Brunelli (architetto), il presidente dell’ente Matteo Cicconi, il sindaco Rosa Piermattei, nonché sindaci e amministratori del territorio assieme ai rappresentanti della categorie produttive e del mondo delle associazioni. Anche la cittadinanza è invitata a partecipare.
L’incontro servirà per discutere del piano di gestione delle acque dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale (2021-2027) e dei nuovi programmi di finanziamento Por-Fesr e del recovery plan.
Il piano d’azione del Contratto di fiume, coordinato dall’architetto Carlo Brunelli, ha interessato finora la parte superiore del bacino idrografico avente una superficie di oltre 650 chilometri quadrati, di cui si propone ora una riqualificazione ambientale e paesaggistica attraverso azioni di prevenzione, mitigazione e monitoraggio delle emergenze idrogeologiche, di inquinamento, paesaggistiche e naturalistiche.
L’idea resta ancora quella di chiamare a raccolta anche altri territori per coinvolgere nel Contratto stesso pure la bassa vallata del Potenza, oltre a quelli che, nell’alta valle, non hanno ancora aderito. Il piano rappresenta un importante strumento di programmazione strategica integrata per la gestione dei territori fluviali, in grado di promuovere la riqualificazione ambientale e paesaggistica attraverso una serie di azioni comuni.
Tra i sottoscrittori ci sono – oltre all’Unione montana – i Comuni di Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Muccia, Pioraco, San Severino, Sefro e Treia; il settore Tutela delle acque e Difesa del suolo e della costa della Regione Marche, il Consorzio di bonifica, l’Ordine dei geologi, l’Ambito territoriale ottimale, le associazioni ambientaliste Wwf e Legambiente.