Domenica 27 giugno, ore 21.15, il primo film della rassegna cinematografica estiva in Piazza del Popolo, organizzata dal Cinema San Paolo e promossa dall’Amministrazione comunale: La famiglia Bélier, di Éric Lartigau (2014).
Paula Bélier è un’adolescente che vive una situazione particolare: è l’unica della sua famiglia a non essere sordomuta. Di conseguenza, è fondamentale per la casa, aiuta i genitori al lavoro (hanno una fattoria, producono e vendono formaggi) ed in ogni altra possibile occasione: è il loro tramite con il mondo esterno. Ma la giovane, a scuola, viene notata da professor Thomasson, insegnante di musica e canto: secondo il docente, Paula ha una voce stupenda e può benissimo essere ammessa ad una prestigiosa scuola di canto a Parigi. Qui iniziano i guai: la giovane è combattuta tra la sua vocazione e l’inevitabile scontro con il nucleo familiare, per il quale è difficile accettare l’attitudine della figlia, così distante dal loro modo di essere e vivere.
La famiglia Bélier, commedia francese di Éric Lartigau, è una storia familiare/adolescenziale che tratta il tema della crescita in modo originale, gradevole e senza troppe banalità. Il conflitto genitori-figli è presente in ogni famiglia, e quello di Paula è appesantito dalla diversa condizione vissuta dai suoi parenti stretti, ma ciò non impedisce all’autore di narrare i dubbi ed i problemi della giovane e talentuosa studentessa con una scioltezza che non intacca la profondità della situazione trattata. Le trovate divertenti si alternano ai momenti drammatici con genuinità e naturalezza, senza troppi stereotipi e con delle inaspettate punte di profondità. Tra mille tentennamenti, tipici dell’adolescenza, la ragazza trova il modo e la tenacia per farsi accettare dai suoi genitori. Scopre la via per coltivare il suo sogno: Paula comprende come spiccare il volo da quel nido al quale si sentiva moralmente ed irrimediabilmente ancorata, riuscendo a fare del canto, quello che all’inizio era il grande ostacolo tra lei ed i suoi familiari, un incredibile ed inaspettato mezzo di comunicazione.
Silvio Gobbi