«Per sapere come procedere con il chiosco dei giardini pubblici propongo di fare un concorso di idee. Non ho firmato la mozione con i colleghi di minoranza perché non sono d’accordo con la loro impostazione, ma nemmeno l’azione dell’Amministrazione comunale mi trova concorde, perché per iniziative di questo tipo andavano coinvolti i cittadini. Si tratta di un intervento che lascerà il segno per decenni, da valutare bene coinvolgendo la cittadinanza in un dibattito pubblico che sinora è mancato».
E’ questa l’opinione del consigliere comunale di minoranza Pietro Cruciani, il quale interviene a proposito del dibattito in corso sull’abbattimento del chiosco dei giardini, voluto dall’Amministrazione comunale per fare spazio a una nuova struttura da 150 metri quadrati, progettata dall’architetto di Filottrano, Lorena Luccioni.
«Il concorso di idee fu fatto anche quando furono creati i giardini, penso sia opportuno ripeterlo anche oggi per avere diversi progetti da esperti e poi far scegliere ai cittadini la soluzione migliore, dopo un apposito dibattito pubblico. Invito l’Amministrazione comunale a ripensarci e a bandire il concorso, per poi lasciare la scelta definitiva alla cittadinanza – spiega Pietro Cruciani – in modo da capire come riqualificare nel complesso i giardini. Si deve progettare un intervento che ne valorizzi le essenze arboree e il verde presente, un recupero di dettagli in stile Liberty, tipici dell’epoca dell’apertura dei giardini Coletti. Sono storici, da valorizzare nella loro bellezza, recuperando magari qualche elemento dell’epoca in cui sono stati realizzati».
“San Severino – conclude il dottor Cruciani – si è spaccata sul chiosco, ci sono due petizioni, una a favore dell’abbattimento, una contro, ma non è a colpi di petizioni che si risolve il problema generale della riqualificazione dei giardini. Mi auguro altrettanta mobilitazione anche sui gravi problemi che tutta la città si trova ad affrontare, quali il depauperamento dei servizi dell’ospedale cittadino e la grave crisi economica causata dalla pandemia, che coinvolge anche imprese ed attività commerciali del territorio”.