Nel pianeta giovani ci sono i social e le nuove tecnologie, ma non solo… C’è infatti chi si appassiona pure alla storia locale: la studia, ne ricerca le fonti, approfondisce i contenuti, per farla rivivere ai nostri giorni con propositi divulgativi. A San Severino, ad esempio, si sta facendo apprezzare il gruppo “Nova Bellatores”: ragazzi della Compagnia Grifone della Scala che da un paio di anni si occupano di rievocazioni gladiatorie.
Ne parliamo con due di loro, Davide Meschini e Filippo Pacini.
Innanzi tutto, chi siete?
“La nostra età media è attorno ai 25 anni; si va da giovani minorenni fino ad alcuni quarantenni, non solo settempedani, ma anche amici di Tolentino, Jesi, Cupramarittima, Macerata e Castelraimondo”.
Cosa fate?
“Il gruppo ‘Nova Bellatores’ si occupa del periodo gladiatorio di epoca romana. Studiamo le fonti per riprodurre in palestra e negli eventi pubblici ciò che facevano i gladiatori: i loro combattimenti, le regole, gli equipaggiamenti, le tecniche. Realizziamo noi gli oggetti in laboratorio, usando i materiali giusti ed evitando ovviamente di affilare le armi. Ci alleniamo molto per rappresentare spettacoli di scherma storica”.
Spettacoli?
“Sì, parliamo di eventi esterni che sono importanti per la vita associativa: servono per farci conoscere, per divulgare le nostre ricerche storiche e sfatare falsi miti sul mondo gladiatorio. Siamo stati anche a Nimes, in Francia, e abbiamo partecipato a molte manifestazioni, pure a livello locale”.
Insomma, davvero la storia toccata con mano…
“L’aspetto didattico ci sta molto a cuore, sappiamo quanto sia importante trasmettere ad alunni e studenti l’entusiasmo, la passione, di poter riscoprire le radici locali. E lo facciamo con incontri programmati oppure a margine di ogni spettacolo”.
A proposito di programmi, cosa avete in animo per il 2021?
“Quando finirà l’emergenza da Covid-19 riproporremo un’esposizione che abbiamo allestito nelle scorse settimane in via Eustachio, mostrando la riproduzione di oggetti, manichini e figure dell’epoca gladiatoria. Ringraziamo per questo Gianni Dignani, che ci ha messo a disposizione i locali, la Bottega dei giovani e la Sovrintendenza che ci ha dato modo di utilizzare il parco archeologico di Urbisaglia per alcune esercitazioni dimostrative”.
Un’ultima curiosità: cosa raffigura il logo di “Nova Bellatores”?
“Rappresenta Ercole che affronta l’Idra di Lerna, lo abbiamo scelto poiché può avere diverse chiavi di lettura. In primis Ercole era considerato un simbolo di fisicità, tant’è che presiedeva palestre e luoghi in cui si faceva attività fisica. Era anche visto come un simbolo di forza che con coraggio supera ogni fatica. Era venerato dai gladiatori tanto che Commodo stesso vestiva i suoi panni nell’arena. In secondo luogo si può analizzare il perché dell’idra, creatura mitologica estremamente difficile da uccidere poiché ad ogni testa mozzata ne spuntano due. E questo a rappresentare la resilienza del nostro gruppo”.
L’associazione è quella della Compagnia Grifone della Scala, nata nel contesto della rievocazione medievale del Palio dei castelli, e il suo direttivo è formato da Matteo Diamantini presidente, Alessandro Bacaloni, Andrea Sabbatini (di Pollenza), Giacomo Diamantini, Davide Meschini, Filippo Pacini e Nicola Dignani.