Quest’anno a Serralta, per via delle restrizioni anti Covid, è saltato il tradizionale appuntamento con la Befana. Ma l’Epifania, al di là della celebrazione religiosa, ha segnato comunque due momenti importanti per la dinamica frazione settempedana.
Da un lato la distribuzione dell’ormai imperdibile calendario, dall’altro la consegna del premio “Il Serraltano”, giunto alla terza edizione.
Partiamo da qui. Il riconoscimento, come noto, viene assegnato dal Comitato di frazione a chi si prodiga per la comunità locale o contribuisce a tenerne alto il nome. Per il 2020 è stata scelta una donna: Gabriella Apollinari, infermiera all’ospedale di San Severino fino allo scorso 30 settembre, giorno del suo pensionamento. I compaesani l’hanno voluta premiare per “la sua disponibilità, la sua gentilezza e la sua dolcezza”, sempre dimostrate con tutti, e per il supporto costante dato alle attività del Comitato e della Polisportiva Serralta. Alla consegna del riconoscimento era presente il sindaco Rosa Piermattei. Nelle due precedenti edizioni “Il Serraltano” è stato assegnato al campione di motocross Manlio Giaché (2018) e al parroco don Pacifico Marinà.
Per quanto riguarda invece il calendario, quest’anno il tema scelto era “Serralta sotto le Armi”: in ogni mese sono state inserite le foto in divisa dei serraltani che hanno prestato il servizio militare in Corpi e ruoli diversi durante il periodo della Leva. Tanti ricordi impressi in una serie di immagini – spesso in bianco e nero – che hanno commosso e fatto riflettere, soprattutto ripensando a molte persone che oggi non ci sono più, come Giovanni Papavero, il primo a perdere la vita a San Severino per colpa del Covid.