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L'edificio semicrollato alle porte di San Severino
L'edificio semicrollato alle porte di San Severino

Quattro anni fa il sisma che ha cambiato tanto della nostra vita

Una scossa di terremoto di moderata entità è stata avvertita ieri mattina alle 8.37 nel Parco nazionale dei Monti Sibillini sin verso Macerata. Secondo i dati ufficiali dell’Ingv si è trattato di un sisma di magnitudo richter 3.0, con ipocentro localizzato a 10 chilometri di profondità. L’epicentro del terremoto è stato individuato a Fiastra. Non ci sono danni a cose o persone.

Il boato e il movimento tellurico per chi li ha percepiti ovvero la notizia rimbalzata subito sui media locali ci hanno fatto ricordare che oggi, lunedì 26 ottobre, è il quarto anniversario della prima delle due violente scosse (l’altra arrivò il 30 ottobre) che hanno segnato il nostro territorio e cambiato parte della vita di molti di noi.

Il Covid, forse, ha fatto passare in secondo piano il dramma che ogni giorno vivono ancora centinaia di persone, lontane dalle proprie case perché lesionate e in attesa di essere risanate oppure demolite e, dunque, da ricostruire. Come il nostro Itis, abbattuto prima dalle pale meccaniche e poi da un intreccio di vicissitudini che fanno davvero indignare.

Ma non la faccio lunga: chi quotidianamente si batte su questo fronte conosce assai bene la situazione “post sisma”, mentre agli altri basterebbe uno sguardo per vedere con i propri occhi quanto siano desolanti i segni lasciati dal terremoto, anche sui volti di tanti di noi dove la speranza rimane strozzata dalla tristezza, spesso sopraffatta dalla rabbia.

Chiudo dicendo perché ho scelto la foto di questo edificio.

E’ una delle più brutte “cartoline” che San Severino possa lasciar… “ammirare” al forestiero che entri in paese o sia solo di passaggio sulla “Septempedana”. Dopo 4 anni è ancora tutto al suo posto, come se il tempo si fosse fermato. E’ agghiacciante!

Eppure basterebbe una rete verde per coprire quelle macerie o una minima recinzione che nasconda un po’ il “mostro”.

Oppure, se proprio non si può far nulla, erigiamo il sito a Monumento ufficiale in memoria del terremoto 2016, con tanto di targa e informazioni. Così almeno un selfie sarà giustificato!

Mauro Grespini

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