Ieri (23 ottobre) lo staff dirigenziale e i docenti dell’Istituto tecnico “Divini” si sono confrontati su alcuni aspetti dell’ordinanza regionale (emanata il giorno 22) che prevede una didattica mista al 50% in presenza e al 50% a distanza, per il triennio degli istituti superiori, nonché la riduzione della capienza nei mezzi di trasporto pubblico fissata al 60%, con l’obiettivo di ridurre la corsa della pandemia nelle Marche. Le misure previste per la scuola partiranno da oggi, sabato 24 ottobre, per 3 settimane, fino al 15 novembre.
“Per ridurre il numero di alunni che usufruiscono dei trasporti e per rispettare il 50% della didattica mista, nell’arco delle tre settimane, in cui sarà in vigore il provvedimento regionale, verrà effettuata una turnazione delle classi – ci ha detto il dirigente scolastico Sandro Luciani -. Nella prima settimana rimarranno a casa, per la didattica a distanza, le classi terze e alcune quarte. Durante la seconda settimana sarà il turno delle classi quinte e delle rimanenti classi quarte. Per la terza settimana, infine, saranno di nuovo interessate le classi terze e quarte del primo turno. Non vengono toccate le classi prime e seconde che continueranno a seguire le lezioni in presenza. Anche gli alunni con Bisogni educativi speciali frequenteranno in presenza a scuola. Questa rimodulazione dell’orario – ha continuato il prof. Sandro Luciani – comporterà, ovviamente, delle difficoltà organizzative per gli insegnanti che dovranno trovarsi in presenza con le classi del biennio, effettuare dei collegamenti con gli alunni rimasti a casa e ritornare poi in presenza. Un altro problema potrebbe essere quello delle connessioni con gli alunni che abitano in zone dove il segnale internet è basso. La scuola comunque ha verificato che tutti gli alunni sono in possesso dei dispositivi per i collegamenti online e in alcuni casi ha fornito i computer necessari.
Qualche difficoltà con la didattica a distanza verrà sicuramente incontrata, come già sperimentato durante la chiusura delle scuole nello scorso anno scolastico, anche perché costruire a casa un ambiente di apprendimento valido non è sempre possibile, nonostante l’impegno e la volontà della famiglia e dei docenti, anche quando questi ultimi forniscono tutte le indicazioni possibili. Con la didattica a distanza gli alunni potrebbero trovare delle difficoltà anche per adattarsi alle nuove circostanze in cui spazio-tempo-oggetti-relazioni sono di conseguenza alterati. E’ necessario quindi restare al fianco di questi studenti, aiutandoli a dare un senso a ciò che sta succedendo e a trovare nuovi punti di riferimento”.
Fiorino Luciani