Home | Attualità | Remo Scuriatti (4): un artista che appartiene al patrimonio culturale della città
Euro Net San Severino Marche
L'anteprima nella Chiesa della Misericordia
L'anteprima nella Chiesa della Misericordia

Remo Scuriatti (4): un artista che appartiene al patrimonio culturale della città

di Vanna Bianconi *

Il negozio d’abbigliamento di mia madre, Egle Marcucci, si trovava in via Eustachio, quasi dirimpetto alla casa dell’artista Remo Scuriatti: anche per questo la figura del pittore e fotografo mi è cara nei ricordi. Tutti i pomeriggi una piccola bambina bionda, con i capelli legati da fiocchi celesti, era lì in attesa che quell’uomo bizzarro uscisse di casa per la sua solita passeggiata verso la piazza. Scuriatti arrivava e si fermava con il piccolo gruppo di esercenti che stanziava in attesa di clienti e si conversava su tutto. Io ascoltavo e osservavo quell’eclettico personaggio così diverso dal resto del
mondo paesano: elegante e sornione, un bohémien con il suo papillon ben sistemato, i capelli imbrillantinati, la figura briosa ed estroversa. Ascoltavo i suoi discorsi che non sempre comprendevo e spesso cozzavano con il “sapere popolare” che lo circondava. Negli anni è svanito il piacevole incontro pomeridiano ma non si è annebbiata né ha perso i contorni l’immagine di quest’uomo dagli occhi buoni e talvolta poco considerato dai suoi concittadini, che “sapeva” di arte, di letteratura, di fotografia e di operette al Teatro Feronia.

Dopo tanti anni riusciamo a rendergli omaggio con una mostra di suoi quadri, alla quale fanno da corolla le sue splendide foto e alcune opere di quegli artisti, rappresentanti di un’epoca culturalmente ricca e prestigiosa, che lo hanno circondato e sostenuto con il loro affetto. Ricordarlo permette alla città di riscoprire la preziosa memoria di un artista originale, capace di fondere nelle sue creazioni pittoriche e fotografiche tradizione e modernità. Questo momento rappresenta, dunque, una raffinata tessera che si aggiunge al mosaico culturale della nostra San Severino, nella quale non poteva mancare l’espressione del vivo e sofferto amore che ha legato per un’intera vita Remo al suo luogo natio.

L’Amministrazione comunale ha voluto che la Mostra ci accogliesse e ci avvolgesse con l’abbraccio di colori e di figure da guardare, con il senso di meraviglia che immagino abbia provato chiunque entrasse nello studio inquieto e caotico del nostro artista, con l’impressione di una serenità tanto cercata e forse trovata solo nell’arte. Ci siamo impegnati a riunire e catalogare le sue opere, a pubblicare un catalogo ricco d’interventi critici, di apparati storici e di immagini. Lo abbiamo fatto anche per riconoscenza verso un uomo, un artista che aspirava a una postuma gloria garantita da tante sue “creature”, da cui non ha mai voluto separarsi anche nei momenti di bisogno. Consideriamo ciascuna opera come un percorso della memoria, una finestra sul nostro passato che simbolicamente consegniamo alle generazioni future, affinché vi trovino il senso della storia, il senso di appartenenza alle nostre radici, quel senso di comunità che è principalmente tolleranza e comprensione delle diversità.

*Assessore comunale alla Cultura

Centro Medico Blu Gallery