“Tre sono le ragioni per cui abbiamo allestito quella che è l’8^ mostra itinerante nel nome del padre del Fai, Renato Bazzoni, al teatro Feronia di San Severino, grazie al main sponsor Coop Adriatica 3.0 e al Corriere. La città è uno scrigno di bellezze della natura. Purtroppo violato dal recente sisma per cui desideriamo che, anche grazie al nostro evento, tornino i visitatori. Infine, intendiamo organizzare un gruppo Fai locale”. Così la capo delegazione del Fondo ambiente italiano di Macerata, Maria Paola Scialdone, ha presentato “Conoscere e amare l’Italia. Le trasformazioni del Paese attraverso le fotografie di Renato Bazzoni, padre del Fai”, organizzata con il sostegno degli Amici del Fai e la collaborazione del Comune, ad un anno dal terremoto.
Da oggi, domenica 17 settembre, all’8 ottobre, la mostra, divisa in sei sezioni, che comprende circa 300 scatti, donati al Fai dalla signora Carla Bazzoni, moglie dell’architetto milanese Renato, scomparso nel 1996, è fruibile al foyer del teatro cittadino. A partire dagli anni Cinquanta, Bazzoni ha viaggiato in Italia documentando fotograficamente l’evoluzione del Paese da agricolo a industriale, l’avvento del turismo di massa, il rapido processo di urbanizzazione e gli oltraggi al territorio. Immagini che invitano a riflettere. All’inaugurazione hanno preso parte il sindaco settempedano Rosa Piermattei, la presidente Fai Marche Alessandra Stipa (“il nostro restauro dell’Oratorio della Madonna del Sole di Arquata è il simbolo di come le istituzioni possano coordinarsi per il raggiungimento del bene comune”), il curatore della mostra Alberto Saibene e lo storico e critico d’arte Stefano Papetti. L’evento del Fai gode del supporto delle scuole cittadine: l’Ic Tacchi Venturi, che ha presenziato con la curatrice del progetto delle mini guide Costanza Fania, il baby sindaco Lucrezia Moretti, il vice Lorenzo Menichelli, l’assessore ai Trasporti Tommaso Taborro e parte del Consiglio comunale dei ragazzi; l’istituto Bambin Gesù e l’Itis Divini che cura il contest fotografico #FAIUNOSCATTO sui “Paesaggi del Maceratese”.
L. M.