Dal 1° giugno, a seguito del Covid-19 gli accessi al Servizio analisi dell’ospedale di San Severino sono stati limitati per sole 30 prestazioni giornaliere, con prenotazione obbligatoria prima tramite Cup regionale, poi anche tramite servizio prenotazione al Cup ospedaliero.
La segnalazione arriva da Cristina Marcucci, presidente dell’Associazione Hels Sos Salute e famiglia, che, dopo aver ricevuto diverse proteste da utenti incappati nel disservizio, ha scritto ai responsabili dell’Asur perché si trovi una soluzione al problema.
“Tale limitazione, introdotta per evitare affollamento, purtroppo ha causato numerose problematiche agli utenti – scrive Cristina Marcucci -, specie a chi non sapeva e proveniva anche da zone non proprio vicine (Visso, Pievebovigliana…). E questo non solo per l’inconveniente in sé, ma anche per il fatto che si sono dovuti recare due volte in ospedale. Oltretutto si sta creando affollamento alle Casse per le prenotazioni.
Ora, dopo 3 mesi di Covid, ci sembra una limitazione troppo restrittiva: tanti utenti hanno bisogno di controlli frequenti che hanno dovuto saltare e
quindi ora devono recuperare. In questo periodo sicuramente c’è molta richiesta della prestazione. Molte persone si sono viste costrette a rivolgersi ai servizi privati. Vogliate quindi riconsiderare la direttiva nel più breve tempo possibile per evitare anche disguidi, perdite di tempo e disservizi. Sicuramente si potrà regolare l’accesso in modo sicuro e contingentato anche aumentando il numero delle prestazioni”.