Finita l’emergenza sanitaria, la rete ospedaliera torna pian piano alla normalità. Così pure gli ospedali di San Severino e Camerino, uniti a doppio filo da molteplici servizi, riprendono l’attività di routine che svolgevano prima della pandemia. La struttura camerte, infatti, non è più un presidio-Covid e, dopo essere stata sottoposta alle necessarie operazioni di sanificazione, riaccoglie – fra l’altro – la Cardiologia che temporaneamente era stata trasferita a San Severino.
Tant’è che da oggi, lunedì 15 giugno, cessa il servizio dei cardiologi camerti nell’ospedale settempedano e, al tempo stesso, si interrompe il flusso di pazienti provenienti dall’ospedale di Civitanova, che pure è stato sanificato per il ripristino della sua normale operatività. Così, il primario della Medicina di San Severino, Giovanni Pierandrei, coglie l’occasione per salutare e ringraziare pubblicamente i colleghi Berrettini (direttore della Cardiologia di Camerino) e Centurioni (già Primario dell’Ematologia di Civitanova, rientrato in servizio – seppur in pensione – proprio per l’emergenza coronavirus), sottolineando l’ottimo rapporto che si è instaurato con loro in questi difficili mesi di pandemia.
“Abbiamo lavorato a stretto contatto, mettendo in piedi un’équipe affiatata e pronta a dare un servizio efficace in un momento delicato per l’intera sanità – dice il dottor Pierandrei –. Nel ringraziare i colleghi e gli operatori, auspico che questa proficua collaborazione possa proseguire ancora, in modo altrettanto stringente, così da dare risposte importanti alla popolazione di un vasto territorio”.
L’ospedale settempedano, dunque, torna ai precedenti servizi, ma la crisi da Covid-19 ha messo in luce di nuovo quanto possa essere strategica questa struttura nell’economia del servizio sanitario offerto dall’Area vasta 3 dell’Asur Marche.