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San Paolo: rassegna di 7 film, il primo gratuito e a sorpresa

Sta per iniziare la rassegna del Cinema San Paolo: sei film in cartellone (più uno a sorpresa), da giovedì 20 febbraio fino al 2 aprile. Una programmazione composta dalle uscite cinematografiche degli ultimi mesi: opere dalle varie tematiche, dal dramma alla commedia, passando per l’amore e la storia.
Il film di giovedì 20 febbraio sarà una proiezione gratuita a sorpresa.

Le altre pellicole in cartellone sono: Tutto il mio folle amore, di Gabriele Salvatores (mercoledì 26 e giovedì 27 febbraio); L’ufficiale e la spia, regia Roman Polański (mercoledì 4 e giovedì 5 marzo); Piccole donne, Greta Gerwig (mercoledì 11 e giovedì 12 marzo); Richard Jewell, di Clint Eastwood (mercoledì 18 e giovedì 19 marzo); 1917, diretto da Sam Mendes (mercoledì 25 e giovedì 26 marzo) e Figli, di Giuseppe Bonito (mercoledì 1° e giovedì 2 aprile). Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.15. Il costo del biglietto è di 5 euro. In caso si volesse fare l’abbonamento per l’intera rassegna, i 6 film verrebbero, in tutto, 23 euro (per ulteriori informazioni, rivolgersi direttamente al Cinema San Paolo).

Per “Il Settempedano”, abbiamo già recensito tre dei lungometraggi in programma: L’ufficale e la spia, Richard Jewell e 1917.

L’ufficiale e la spia è l’ultimo film di Roman Polański (Gran premio della giuria a Venezia 2019). Incentrato sull’affare Dreyfus, narra le vicende dell’innocente ufficiale ebreo ingiustamente accusato di alto tradimento nella Francia di fine Ottocento: il colonnello Georges Picquart riportò alla luce la verità, tra minacce e ostacoli da parte dello Stato. Un’opera diretta e lucida, firmata da un maestro del cinema: una testimonianza storica che non perde mai il ritmo né cede a patetismi romanzeschi (la realtà dei fatti viene prima di ogni altra cosa).

Richard Jewell è la recente opera di Clint Eastwood. Il regista racconta la vicenda di Richard Jewell, l’agente di sicurezza della AT&T che nel 1996 salvò molte vite durante un attentato alle Olimpiadi di Atlanta. Venne, senza prove concrete, accusato di essere l’attentatore: l’FBI e la stampa fecero passare un innocente per un mostro. Un film degno della filmografia di Eastwood: schietto come lui e con ottimi interpreti. In poco più di due ore, il regista ci ricorda quanto male può procurarci chi, in teoria, dovrebbe proteggerci ed informarci: la prassi del «sbatti il mostro in prima pagina» è sempre attuale.

1917 è l’ultima fatica di Sam Mendes. E fatica è il termine giusto: un film ambientato durante la Prima guerra mondiale completamente girato in un unico (finto) piano sequenza. La storia è “semplice”: due giovani caporali devono portare un messaggio all’altro loro reggimento per evitare una trappola dei tedeschi. Un’opera che lascia il segno per la sua tecnica perfetta, capace di farci vivere in primo piano le vicissitudini dei protagonisti, la claustrofobia della guerra: si sta in campana, con il fiato sospeso, dall’inizio alla fine, come i soldati in guerra. Numerosi premi: Golden Globe “Miglior film drammatico” e “Miglior regista”; BAFTA “Miglior film” e “Miglior film britannico”; Oscar “Migliore fotografia” e “Migliori effetti visivi”.

Recensioni

L’ufficiale e la spia

La recensione: “L’ufficiale e la spia”, di Roman Polański

Richard Jewell

La recensione del film “Richard Jewell” di Clint Eastwood

1917

La recensione del film “1917” di Sam Mendes

Silvio Gobbi

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