Il Settempedano
Con una delibera di Giunta, l’Amministrazione comunale ha deciso di utilizzare i 300 mila euro, che sono stati donati al Comune dalla Regione Emilia Romagna per la realizzazione della nuova scuola, non più per l’acquisto dell’area di fabbricazione nei pressi del Glorioso, bensì per le opere complementari all’intervento di recupero del vecchio complesso scolastico “Luzio”. Opere che riguarderebbero, fra l’altro, la demolizione di alcune parti dell’edificio (cioè le sopraelevazioni rispetto all’originaria struttura) in funzione di un complessivo adeguamento sismico. Il progetto in questione è ora al vaglio degli uffici regionali per la ricostruzione.
L’atto deliberativo lascia intendere che l’Amministrazione comunale non sia più orientata a costruire la nuova scuola nella zona del Glorioso. Non ci sono conferme ufficiali, però, sul “Luzio”: “E’ una delle ipotesi che stiamo valutando. Le vogliamo prendere tutte in esame, poi decideremo”, dicono gli amministratori.
Intanto, il Circolo settempedano di Fratelli d’Italia interviene sulla notizia: «L’Amministrazione comunale finalmente compie un gesto di chiarezza nei confronti della popolazione, finora tenuta all’oscuro – scrive il segretario Tiziana Gazzellini -. Il gruppo di Fratelli d’Italia è felice di aver contribuito con la sua attività di informazione e denuncia a sollevare il problema della presunta e scellerata delocalizzazione della scuola nella frazione Cesolo. Certo è che la citata somma di 300.000 euro, donata dalla Regione Emilia Romagna, appare irrisoria al cospetto di una così importante ristrutturazione dell’edificio; a fronte di ciò, la popolazione è ancora in attesa di conoscere l’ammontare totale della somma messa a disposizione dalle istituzioni e la modalità di utilizzazione. Il nostro essere presente sul territorio e la nostra attività costante di informazione a difesa dei cittadini ha fatto si che Fratelli d’Italia abbia raggiunto un eccellente risultato alle recenti elezioni europee, raggiungendo a San Severino una percentuale di voto intorno all’11%. Questo risultato ci dà la forza e la convinzione per continuare la nostra attività politica al fianco dei settempedani».
Pure l’Associazione 108 interviene con una nota sulla questione: “Siamo preoccupati – scrivono le mamme e i papà dell’associazione – perché non vorremmo che si barattasse la sicurezza scolastica con la localizzazione del plesso, che sono due cose ben diverse. L’edificio che ospitava la primaria e la scuola dell’infanzia Luzio è stato costruito ottanta anni fa, la sicurezza sismica con indice 1 si potrà raggiungere soltanto abbattendolo e ricostruendone uno nuovo. Una volta venute a conoscenza dell’alto indice di vulnerabilità sismica dell’edificio abbiamo posto il problema della sicurezza della struttura, tanto che gli alunni sono stati dislocati nella sede provvisoria di via Lorenzo D’Alessandro – continuano le mamme i papà della “108” – ma le ultime voci sul futuro della Luzio suscitano in noi forte apprensione, specie per il fatto che molte persone sembrano sottovalutare la problematica. Come può un edificio in muratura costruito nell’epoca della Luzio garantire un indice di resistenza 1 ? La sicurezza dell’edificio scolastico dove staranno i nostri figli e diverse generazioni di settempedani dopo di loro non è qualcosa su cui siamo disposte a scendere a compromessi, siamo pronte a manifestare tutto il nostro dissenso, qualora si decidesse di fare dei semplici lavori di adeguamento sismico, senza la demolizione dell’edificio esistente. Questa è da sempre la nostra posizione».
