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Gianni Rustichelli in pensione
Gianni Rustichelli in pensione

Meccanico per 60 anni: Gianni Rustichelli chiude la storica officina di viale Europa

Dal 1° gennaio è in pensione il “dottore delle 500”, Gianni Rustichelli. Ci piace definirlo così perché nella sua officina di meccanico – una delle più antiche di San Severino – ne ha “curate” ben 848.

Parliamo ovviamente delle vecchie Fiat 500. Il loro motore per Gianni non aveva segreti. E il numero degli esemplari “assistiti” è registrato in un “diario di bordo” gelosamente conservato.

Il paragone – in termini di professione – sembra forzato ma calza a pennello, visto che l’officina di viale Europa è pure attaccata a uno studio medico, quello del dottor Aldo Bisello.

Due “dottori a canterto”, che nella vita si son presi cura di “macchine” diverse, con serietà e competenza.

A Gianni in questi giorni lo trovate ancora lì perché sta liberando i locali dalle sue attrezzature, ma non è più operativo. Gli fanno compagnia un paio di piccioni che, assieme ai raggi di sole di questo “non inverno”, entrano dalla porta socchiusa perché sanno della bontà dell’uomo che vi lavora, sempre pronto a dargli un “boccone”. Stanno là tranquilli e ascoltano anche la nostra conversazione.

Gianni, cominciamo dall’inizio…

“Questa officina è nata col palazzo che la ospita, a metà degli anni ’50. E’ stata sempre qui. Inizialmente era del maceratese Ermanno Morichetti. Io sono arrivato da lui 60 anni fa: prima ho imparato il mestiere, ero solo un ragazzo; poi – pian piano – sono diventato socio e da trent’anni a questa parte l’officina è stata mia…”.

Adesso la pensione…

“Sì, ho 74 anni, mi sono stancato di lavorare. Smonto tutto e vendo a pezzi l’officina”.

Cos’è questa storia delle Cinquecento?

“Il nostro punto di forza: qui si è lavorato soprattutto sui motori delle Fiat 500 di una volta. Più che dottori potremmo chiamarci ‘restauratori’, nel corso del tempo ne abbiamo sistemate davvero tante… Così come di Fiat 600, ‘Topoline’, Balilla, Lancia Appia. Eravamo rinomati per questo genere di lavori. Ma attenzione: non parliamo di auto d’epoca! Erano le macchine con cui la gente andava in giro normalmente”.

Poi?

“Abbiamo fatto anche i meccanici di altre auto, certo. Però la nostra passione è rimasta per le Fiat 500 e 600”.

E per i pezzi di ricambio?

“Se hai soldi da spendere trovi tutto, senza problemi”.

Ti mancherà il lavoro?

“Non lo so, forse sì, ma i tempi ormai sono cambiati: da un lato le nuove normative impongono continui adeguamenti, dall’altro i motori di nuova generazione richiedono attrezzature all’avanguardia. E’ giunto quindi il momento di chiudere bottega”.

m. g.

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