Il professor Massimo Ciambotti è reduce da due eventi importanti per la Fondazione Claudi, di cui è presidente. Il primo, a Milano, è stato il Piccolo Festival dell’Essenziale, al quale è intervenuto anche il vicepremier Matteo Salvini; il secondo, invece, è stata l’inaugurazione a Stoccarda (il 24 settembre) della mostra del Contemporaneo nelle Marche con la poesia di Claudio Claudi e la musica di Rossini. Un evento, quest’ultimo, organizzato dalla Fondazione in collaborazione con il Centro Studi Marche e con l’Istituto italiano di cultura di Stoccarda. Sono intervenuti, fra gli altri, Pina Gentili, Paola Ballesi, Roberta Sarti, Maurizio Meldolesi e Tommaso Ieva (chitarra). Le opere esposte sono di Belfioretti, Cionini, Anna Claudi, Donnini, Fiorenzi, Fogante, Gasparucci, Giorgi, Giuli, Gregoretti, Guelfo, Iacomucci, Logli, Meldolesi, Pazzi, Piattella, Pierelli, Ricci, Rocchetti, Sasso, Spazzazzochi, Spugnini, Teodosi, Trotti, Trubbiani, Tulli, Vangi.
Ma veniamo al Piccolo Festival dell’Essenziale: al professor Ciambotti chiediamo di cosa si tratta…
“Il Festival è giunto questo anno alla sesta edizione. In realtà è nato nel 2008 con il nome “Educare alla bellezza”, poi nel 2013 abbiamo cambiato, evidenziando la necessità di puntare a qualcosa di essenziale, di stringente in termini di contenuti e proposte culturali per chi vi partecipa. Si è sempre svolto a Roma, in luoghi diversi (Complesso monumentale Bocca della Verità, Villa Celimontana, Tempio di Adriano, Oratorio Baldini di Piazza Campitelli). Per l’edizione 2018 abbiamo deciso di spostarci a Milano, l’altra grande capitale del nostro Paese”.
Qual era il tema di quest’anno?
“Ogni anno vengono scelte 4 parole attorno alle quali costruiamo gli eventi. Stavolta sono state indicate nascita, forza, sorpresa, sempre. Ci sono stati una mostra fotografica, il concerto del cantautore Omar Pedrini, incontri di poesia, la prima sfilata al mondo di poesia dantesca, l’incontro con il critico letterario Filippo La Porta, una tavola rotonda con alcuni filosofi italiani. Poi, reportage, performance teatrali e così via… Un luogo, insomma, di cultura, di pensiero, di incontro. Tra gli incontri ovviamente quello con il vicepremier Salvini ha avuto una grossa eco sia in termini di presenze che di diffusione sui media”.
Che impressione le ha fatto Salvini e di cosa ha parlato?
“Il ministro Salvini ha confermato di essere un politico molto vicino alla gente, assolutamente poco formale e molto attento alle persone che incontra. Con noi ha parlato di come le 4 parole del nostro Festival si declinano nella sua vita, confrontandosi anche con tematiche varie come il fenomeno della denatalità”.
E’ stata, nel complesso, un’esperienza interessante?
“Sì, soprattutto perché la maggior parte degli eventi in programma ha coinvolto dei giovani. Ed è bello vedere la freschezza di vita, la capacità espressiva, la voglia e la ricchezza di interessi che animano i tanti giovani partecipanti al Festival. Il nostro compito è quello di sostenere la speranza degli uomini e far vedere che si possono costruire dei luoghi in cui questo sia possibile, in cui si possa sperimentare una corrispondenza con ciò che costituisce la nostra umanità. In fondo l’intento del Festival è questo”.
Il prossimo impegno della Fondazione Claudi?
“Abbiamo appena inaugurato la mostra sul Contemporaneo nelle Marche nel Municipio di Stoccarda, proponendo la lettura di alcune poesie di Claudio Claudi e momenti musicali dedicati a Rossini. La mostra resterà aperta fino al 12 ottobre. Ora, lunedì 1° ottobre, abbiamo in programma un incontro sul tema “Lev Tolstoj e Claudio Claudi, la sincerità e la verità di due scrittori di provincia” a Urbino, con l’intervento di Gabriele Codoni (vincitore di una borsa di dottorato cofinanziata dalla Fondazione Claudi e dall’Università di Urbino), della collega Antonella Cavazza dell’Università di Urbino e del professor Vladimir Andreev dell’Università di Tula. Si tratta di un progetto che prevede uno scambio culturale tra queste due Università e la Fondazione Claudi: vengono in Italia (Roma, San Severino e Serrapetrona, Urbino), come nostri ospiti, un professore e 4 studenti e studentesse russe. Poi noi andremo in Russia, a Tula, dal 1° al 5 novembre 2018, con una delegazione di 2 studenti e una studentessa delle Università di Urbino e Macerata, accompagnati da me e dal dottorando Codoni. Un’interessante esperienza di scambio, volta a far conoscere ai russi la figura di Claudio Claudi. Proprio sul Claudi stiamo poi lavorando alla stesura definitiva di alcuni testi che presto verranno pubblicati: sul suo pensiero filosofico, sui suoi racconti letterari, sulla edizione completa delle sue poesie edite e inedite, sui suoi scritti relativi al rapporto con l’arte e i numerosi artisti incontrati in vita”.