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Il reparto di Ostetricia
Il reparto di Ostetricia com'era fino a qualche anno fa

Consiglio comunale chiede il ripristino del “Punto-nascita”

Il Consiglio comunale ha approvato, con voto unanime dei presenti, la mozione presentata dai consiglieri Massimo Panicari (primo firmatario), Gabriela Lampa e Mauro Bompadre sul ripristino del Punto-nascita all’ospedale di San Severino.
Col voto finale del testo, cui si è aggiunto un emendamento presentato dal sindaco Rosa Piermattei, che ha la delega alla Salute, l’Amministrazione comunale settempedana si è impegnata “a sostenere e promuovere, nelle opportune sedi istituzionali, tutte le attività necessarie per avviare un’azione politica che consenta all’ospedale di San Severino di avere un reparto completo per le nuove nascite, che comprenda la specializzazione di neonatologia, che consente di offrire ai neonati, soprattutto in caso di malattie neonatali e nascite premature, cure mediche complete al bisogno, compresa un’unità di cura intensiva neonatale, evidenziando che tale struttura, per la sua posizione baricentrica, si pone come punto di riferimento per la sanità dell’intero territorio maceratese e non solo come avamposto dell’entroterra”.

“Abbiamo scritto al ministro alla Salute, Giulia Grillo, per salvare il nostro ospedale con tutti i suoi servizi e adesso torneremo a scriverle per rappresentarle che il Punto-nascita – ha detto il sindaco – rappresenta l’unica facile soluzione per una vastissima area interna e montana. A questa struttura per anni si sono rivolte le future mamme di almeno 21 diversi Comuni di un’area che parte dalla zona preappenninica delle province di Ancona, Macerata e Fermo e arriva fino ad altre zone delle Marche. Qui, fino al giorno prima della sua chiusura, si effettuavano oltre seicento parti l’anno e siamo arrivati a punte anche di 850 parti”.

Intanto, sul tema interviene anche il consigliere regionale Sandro Bisonni che, con una nota, fa sapere di aver presentato anche lui una mozione in Consiglio regionale per “ripristinare il punto nascita presso l’ospedale di San Severino Marche”. In particolare, il consigliere del Gruppo misto vuole che la Giunta formalizzi una richiesta di deroga da indirizzare al Governo e a tutte le opportune sedi istituzionali. Ripercorrendo la storia degli ultimi anni, Bisonni fa notare che il punto nascita del “Bartolomeo Eustachio” registrava un numero di parti inferiore a 1.000, ma largamente superiore ai 500 parti annui, arrivando anche a 650. “La normativa – spiega – consentiva di mantenere i punti nascita nelle aree montane e disagiate che non raggiungono il tetto dei 500 parti annui, garantendo il principio di equità in tutte le zone del territorio, così come sancito dalla Costituzione, e in particolar modo in quei Comuni colpiti pesantemente dagli ultimi eventi sismici”.
Infine, Bisonni evidenzia che “per il punto nascita dell’ospedale di Fabriano la Giunta ha chiesto una deroga ai criteri di legge che ne impongono la chiusura, nonostante il numero dei parti annui sia storicamente ben inferiore a quelli registrati a San Severino”.
Ad ulteriore supporto della richiesta di ripristino nella mozione di Bisonni viene fatto presente che proprio “ a seguito degli eventi sismici la struttura di San Severino si pone come avamposto dell’entroterra maceratese, essendo dotata anche di elisuperficie, di ampio parcheggio ed essendo in buone condizioni”.

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