Home | L'intervento | Due settempedani a Euro2024: un viaggio reale e ideale lungo 60 anni
Giorgio e Gabriele davanti alla Cattedrale di Colonia
Giorgio e Gabriele davanti alla Cattedrale di Colonia

Due settempedani a Euro2024: un viaggio reale e ideale lungo 60 anni

Europei 2024: riferimenti storici e scaramantici

Si sono appena conclusi gli Europei di calcio Euro2024 in Germania con la vittoria della Spagna sull’Inghilterra in una giornata memorabile per lo sport iberico con il concomitante trionfo di Carlitos Alcaraz a Londra nello Slam di tennis di Wimbledon, il più antico e prestigioso del mondo.

Il festival della gioventù: i due talenti più brillanti della nazionale spagnola di calcio, Yamal e Williams, hanno appena 17 e 22 anni e il tennista 21 anni. I tifosi inglesi hanno cantato durante tutto il torneo “Football’s coming home” (“Il Calcio sta tornando a casa”) nella speranza di poter rivincere un trofeo a livello di Nazionale di calcio. Purtroppo per loro il ritornello si è trasformato in un ennesimo incubo “It’s not coming home yet” e dovranno aspettare ancora per bissare il loro successo ai Mondiali del 1966.

Purtroppo, come è successo alla nostra Nazionale, dove a forza di cantare “Notti magiche” in questi Europei c’è stata l’eliminazione degli Azzurri, dimenticando che, nonostante la bellezza e il fascino della canzone, nel 1990 ai Mondiali in Italia, fummo dolorosamente eliminati in semifinale.

Un po’ di scaramanzia sarebbe stata utile.

A proposito di numeri, scaramanzia e ricorrenze, non dobbiamo dimenticare che ai Mondiali del 1954 (70 anni fa) fummo eliminati dalla Svizzera e in quelli del 1974 in Germania (50 anni fa) uscimmo al 1° turno, pur essendo i tra i principali favoriti.

La Spagna inoltre aveva vinto il primo dei 4 campionati europei nel 1964 (60 anni fa).

Esperienza diretta di Giorgio

Tornando all’attualità occorre rimarcare come questi Europei siano stati caratterizzati dalla grande affluenza, partecipazione e successo di pubblico, che hanno letteralmente invaso la Germania, con le loro policromie.

Ed è in questo splendido contesto e in questa affascinante cornice che si è concretizzata un’altra splendida esperienza per mio figlio Giorgio: seguire questa manifestazione continentale a livello organizzativo nella sede operativa presso lo Stadio di Duesseldorf. Ha collaborato per le partite del 1° turno Austria-Francia, Slovacchia-Ucraina e Albania-Spagna. Negli ottavi di finale Francia-Belgio e nei quarti Inghilterra-Svizzera. Un’esperienza affascinante e molto utile alla quale io non potevo certo mancare, trattandosi di mio figlio, di calcio a livello organizzativo e di Germania. Ho tratto lo spunto da questo evento per condividere con lui e vivere io stesso questa esperienza unica per trascorrere diversi giorni di vacanza.

Giorgio e Gabriele Cipolletta con Sebino Nela, ex difensore della Roma e oggi telecronista della Rai

Affascinate e suggestico viaggio nel tempo familiare. Questo viaggio mi ha permesso inoltre di concludere nel miglior modo possibile un percorso personale e familiare affascinante ed intrigante, ideale e reale, inziato una sessantina di anni fa con un mitico viaggio di mio padre alla Fiera di Colonia, di cui non ricordo precisamente l’anno, ma nei primi anni ’60, da cui mi portò in regalo una penna biro con un traghetto che si muoveva, piegandolo, con sullo sfondo una rappresentazione della Città, del Duomo e del Reno.

Poi la mia vita ad intervalli più o meno precisi e regolari è stata sempre segnata da eventi di riferimento molto precisi, puntuali e significativi legati alla cultura tedesca ed alle sue molteplici e multiformi realtà, che mi hanno sempre fatto trovare nuove risorse, come fattori rigeneranti, sia culturali che di vita vissuta. Goethe, Heine, il Romanticismo ed il maestoso Reno, solo per citare alcuni grandi simboli non mi hanno mai tradito, né idealmente né realmente.

Gabriele Cipolletta