Con la neve, con il sole, col pancione. La tenacia non manca tra le fila degli agricoltori della provincia di Macerata. Nemmeno se è in rosa e, come in questi casi, in stato interessante. Così Jessica Sgalla, imprenditrice agricola di San Severino, nonostante la gravidanza sia ormai al termine, non esita a salire sul suo trattore per liberare le strade della provincia trinciando l’erba ai bordi della carreggiata. Proprio come nel corso dell’inverno per spalare la neve e
spargere il sale. Due attività rese possibili dalla multifunzionalità delle imprese agricole e da precisi accordi con gli enti preposti.
Chi invece ha già appeso il fiocco azzurro all’azienda, pochi giorni fa, è Martina Buccolini, 30 anni, presidente di Coldiretti Donne Impresa Macerata e attiva da circa 8 nell’azienda di famiglia che produce confetture, gelatine
e vini da dessert coltivando in proprio frutti antichi, strappati dall’oblio come visciole, gelso nero, fico bianco e giuggiole. “La gravidanza non deve mai essere considerata come un ostacolo al lavoro – spiega la Buccolini – e chi ha un’azienda agricola lo sa bene: è uno stimolo per fare meglio, per qualcuno di importante in più”. Le fa eco
Francesco Fucili, presidente di Coldiretti Macerata. “Le donne – dice – hanno un ruolo fondamentale sia nel mondo del lavoro che nella società”. A maggio 2018, secondo i dati della Camera di Commercio rielaborati da Coldiretti Marche, su 7.688 imprese agricole quasi un terzo ha una donna al timone. Molti sono proprio giovani under 35: ben 391 di cui 20 avviate nei primi tre mesi del 2018.