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L'incontro all'Uteam
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Giornata contro la violenza sulle donne: Uteam fa La cosa giusta

Il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Università della terza età dell’alto maceratese ha organizzato un incontro per la presentazione del libro “La cosa giusta” di Donatella Pazzelli.

Dopo i saluti del presidente dell’Uteam, Adriano Vissani, c’è stato un breve intervento del rettore Giammario Borri che ha presentato alcuni spunti di riflessione sul tema della serata. E’ intervenuta all’incontro anche la Commissaria per le Pari opportunità tra uomo e donna della Regione Marche, Paola Gerini, di cui riportiamo di seguito una sintesi della relazione.

Tanto è stato fatto per contrastare il fenomeno del femminicidio ma tanto ancora c’è da fare per contrastare quello che è una vera e propria emergenza sociale. Abbiamo visto come ad esempio la pandemia da Covid 19 ha fatto pagare un caro prezzo alle donne, non solo in ambito lavorativo, se consideriamo che in Italia su 101.000 nuovi disoccupati 99.000 sono donne, ma anche in termini di violenza domestica. Durante il lockdown l’impossibilità per le donne di contattare il 1522 o accedere ai servizi assistenziali proprio per la convivenza forzata con il maltrattante è stata addirittura definita dalle Nazioni unite una pandemia ombra all’interno della pandemia da Covid 19. Al termine del lockdown e della riapertura invece si è verificato un forte aumento di richieste di aiuto ai Centri anti violenza.

Secondo i dati forniti dal Viminale delle 103 donne uccise in Italia 93 sono state uccise in ambito domestico. 

Perché le donne non denunciano? Per paura delle possibili reazioni dell’uomo violento, per paura di vedersi allontanate dai propri figli, per dipendenza economica ed anche per il timore di non essere credute, di essere mal giudicate, di subire anche giudizi e condanne sociali e mediatiche.

Le leggi ci sono, vedi il codice rosso, le reti anti violenza anche, abbiamo i Centri Anti Violenza, le case rifugio, ma bisogna applicarle le leggi, bisogna investire economicamente per fornire indipendenza economica e abitativa, per implementare servizi, per offrire adeguata protezione alla vittima di violenza. E dobbiamo agire anche sugli uomini, educando al rispetto, a saper amare e gestire i sentimenti, a superare una cultura obsoleta e patriarcale. 

Come commissione pari opportunità stiamo lavorando su più fronti, sanità, lavoro, scuola, per attuare progetti volti alla sensibilizzazione, alla conoscenza e al supporto. Dobbiamo spingere per arrivare a una vera cultura del rispetto, lavorando tutti insieme per un vero cambiamento sociale”.

Subito dopo la direttrice dei corsi dell’Uteam, Anna Vissani, ha presentato l’autrice del romanzo “La cosa giusta”, edito da Pendragon.

Donatella Pazzelli è nata, vive e lavora a Camerino. Laureata in Giurisprudenza, con un’abilitazione alla professione di avvocato, dal 1993 è iscritta all’Ordine dei giornalisti delle Marche. L’autrice ha illustrato quindi l’iter di gestazione del libro prima della sua uscita. Iniziato alla fine del 2015 ha subito un arresto di tre anni a causa del terremoto che il 26 ottobre 2016 ha devastato il territorio dell’Italia centrale. Il lavoro è stato ripreso verso la fine del 2019 ed è stato portato avanti dopo lo scoppio dell’emergenza legata alla diffusione del Covid-19. La scrittrice ha tracciato poi i lineamenti di alcuni personaggi del romanzo, in particolare di Flavia, una ragazza in gamba, proveniente da una famiglia unita, onesta e benestante che è stata sempre la sua forza e il suo esempio. Purtroppo, una serie di eventi minano fortemente la sua serenità e quello “scrigno dorato”, che la proteggeva dal mondo esterno, pian piano si sgretola totalmente. Molti personaggi ruotano intorno a Flavia che, a distanza di tempo dalla morte della sorella Livia, si trova a fare i conti con dure verità nascoste che riguardano il passato e che metteranno in discussione la sua vita.

Fiorino Luciani

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