Il Settempedano
Stamattina, lunedì 20 novembre, si è spenta Marta Bellomarì Stortini, una donna forte, stimata, piena di coraggio e vitalità. La ricordiamo sempre sorridente, anche a dispetto dei problemi di salute contro cui lottava ormai da qualche tempo. La notizia della sua scomparsa ci addolora profondamente. La camera ardente viene allestita al Palazzo vescovile; i funerali saranno celebrati martedì 21 novembre, alle ore 15, nella basilica di San Lorenzo.
Intanto possiamo ricordare Marta con quanto viene riportato sul sito che accompagna il libro che lei stessa aveva pubblicato due anni fa, dal titolo “Suona la sirena. Tante storie in una storia settempedana”. Era la prima volta che si cimentava nella scrittura di un racconto, dopo essersi spesso espressa in passato con delle poesie, ricevendo anche significativi riconoscimenti: un terzo premio nazionale Esculapio nel 2004 e una segnalazione sempre al premio Esculapio nel 2008. E’ stata un’altra concreta testimonianza della poliedricità di Marta, la quale ha vissuto almeno tre vite professionali: dapprima, negli anni ’60, come giovane ragioniera presso l’azienda S.I.M. che in “Suona la sirena” ha voluto rievocare; quindi come insegnante (negli anni 1976-2000); infine come apprezzata dottoressa specializzata in Allergologia, realizzando – già cinquantenne – il sogno giovanile di prodigarsi per gli altri con l’impegno in campo medico. E in parallelo c’è stato sempre il suo profondo amore per il prossimo, che l’ha vista protagonista di numerose attività di volontariato, tra le quali, in primis, la costituzione nel 1975, assieme al marito, il professor Delio Stortini, e a don Aldo Romagnoli del gruppo Scout – Agesci settempedano, tramite il quale ha trasmesso a tantissimi giovani i suoi forti valori etici e la sua grande energia e voglia di vivere.
Marta lascia il marito Delio e i figli Michele e Andrea, attorno ai quali si stringe anche l’intera redazione del Settempedano.
