E’ stata inaugurata oggi al Fermo forum la terza edizione di “Riabita, il salone dell’abitare”, cui hanno aderito circa 150 aziende del settore, provenienti da tredici regioni d’Italia. Ha tagliato il nastro il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, affiancato da Marco Crescenzi per la Service Promotion, la società che organizza la rassegna; da Norbert Lantschner, presidente della Climabita Foundation, partner tecnico dell’evento; dal pro rettore dell’Università di Camerino, Graziano Leoni, e dall’assessore ai Lavori pubblici del Comune fermano, Ingrid Luciani.
“I temi che propone Riabita erano attuali fin dalla prima edizione – ha detto il sindaco Calcinaro – figuriamoci ora che siamo alle prese con la progettazione della ricostruzione post terremoto. Non possiamo più nascondere nulla sotto al tappeto, come magari si faceva prima. Oggi bisogna ragionare bene su dove e come costruire”. E i fili conduttori della “tre giorni” fermana – che prosegue domani (sabato) e domenica (19 novembre) – sono proprio quelli del “ripensare” e del “riqualificare” nel momento in cui si mette mano alla ristrutturazione di edifici o alla loro nuova realizzazione. Molto importante, in tal senso, è stato l’intervento del presidente di Climabita Foundation, Norbert Lantschner, che ha messo l’accento su quella che lui stesso ha definito “la sfida di questo secolo per l’intero pianeta”: il risparmio energetico. “La ricostruzione è un’opportunità per cambiare rotta su questo aspetto – sono state le sue parole – perché è una necessità: il clima sta mutando, le Nazioni unite chiedono a tutti di intervenire; l’Europa ha deciso che dal 1° gennaio 2019 gli edifici pubblici devono essere a consumo quasi zero, dal 1° gennaio 2021 la stessa sorte toccherà agli edifici privati. Gli studi dicono che, se si procede di questo passo, il 40% dell’Italia centro-meridionale sarà a rischio desertificazione. Occorre fare una battaglia culturale, solo così si vince la sfida, perché a livello tecnico, come si può vedere anche qui a Riabita le soluzioni ci sono per minimizzare i consumi energetici e massimizzare le prestazioni. Bisogna però crederci e farlo: l’Italia invece è solo al 26esimo posto fra i Paesi del mondo in linea con la direzione da seguire”. Altri nodi legati in particolare proprio alla ricostruzione sono stati messi in evidenza, poi, nella tavola rotonda inaugurale promossa in collaborazione con l’Università di Camerino e dedicata alle comunità locali, impegnate, appunto nel processo di rinascita post terremoto. In questo contesto, il sindaco di Treia, Franco Capponi, rappresentando l’Anci regionale, ha ricordato che finora nelle Marche sono stati presentati circa 1.100 progetti e, di questi, soltanto poco più di cento risultano già finanziati e cantierabili. Ma un ulteriore approfondimento dei temi collegati al sisma è previsto per domani (sabato), alle ore 16, durante il seminario organizzato dalla Regione e dagli Ordini professionali su “Ricostruzione: le possibili semplificazioni; proposte e discussione”, al quale partecipano Cesare Spuri, direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione, Giovanni Ripani, Antonio Zamponi e Tiziano Capaldi, rispettivamente presidenti degli Architetti, degli Ingegneri e dei Geometri della provincia di Fermo. Modera l’incontro l’architetto Danilo Colletti di “Climabita”.
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