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Home | Cultura | “Come funamboli sul filo sospesi”: è la mostra di Paolo Gobbi e Adriano Crocenzi
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Adriano Crocenzi e Paolo Gobbi
Adriano Crocenzi e Paolo Gobbi

“Come funamboli sul filo sospesi”: è la mostra di Paolo Gobbi e Adriano Crocenzi

Pubblicato da Mauro Grespini in Cultura 2,029 Visite

Come funamboli sul filo sospesi: è il titolo della mostra che si inaugurerà sabato 5 giugno, alle 17.30, nei locali del Palazzo della Ragione sommaria e nell’adiacente Chiesa della Misericordia, in Piazza del Popolo. Un evento che vede coinvolti due artisti settempedani, Paolo Gobbi e Adriano Crocenzi, in un dialogo tra i loro modi differenti di vivere l’arte, nelle opere da loro realizzate negli ultimi tre anni.

Il logo della mostra di Gobbi e Crocenzi
Il logo della mostra di Gobbi e Crocenzi

La mostra, promossa e realizzata dal Comune tramite l’assessorato alla Cultura, ha avuto il sostegno di Ministero della Cultura e del Consiglio regionale delle Marche e i patrocini di Provincia, Accademia di Belle Arti di Macerata, Università di Macerata e Camerino, Unione montana, Arcidiocesi di Camerino – San Severino, Fondazione Salimbeni e Fondazione Claudi.

I due artisti hanno entrambi più di trent’anni di esperienza nella produzione visiva, lungo percorsi paralleli che li hanno portati a seguire differenti vie d’espressione. La ricerca di Paolo Gobbi lo ha condotto a un’arte razionalmente determinata, caratterizzata da una prolifica ricerca grafico-pittorica fortemente orientata verso una riflessione semantica ed estetica; Adriano Crocenzi ha sviluppato una forma artistica eclettica ed irrequieta, più in linea con il suo carattere, e ha sperimentato vari ambiti: pittura, scultura, ceramica e produzione orafa.

In questa “mostra-confronto” tra i due protagonisti, che non esponevano insieme da molto tempo nella nostra città, possiamo vedere percorsi fenomenici dagli sviluppi differenti, ma sempre in contatto tra di loro: fisicità e leggerezza, materialità ed astrazione.

Le sculture aggrovigliate e polimateriche di Crocenzi approdano al «segno del primitivismo astratto e dell’informale, con il definitivo rifiuto di ogni tradizione figurativa. L’artista elabora un proprio linguaggio visuale che gli consente di tradurre le idee in forme dal pregnante valore simbolico, capaci di risalire alle radici della nostra civiltà planetaria per proiettarsi verso il futuro. È il ritorno alla materia, dal ferro alla pietra, per creare opere da cui sprigiona una energia vitale a volte ingentilita dall’argento, dalla pietra dura, dalla pasta di vetro policromatica», come scrive il professor Alberto Pellegrino nella presentazione.

Di altra natura è l’opera di Gobbi. I suoi dipinti su tela, mailor o legno, le carte e le vecchie cartelle d’archivio rielaborate, esposte come “reperti” di un passato recente, creano «reticolati di possibili vie di fuga e di ritorni, leggeri affioramenti di pittura, con tutta evidenza, memori di un astrattismo narrativo di primo Novecento, spingono emotivamente lo spettatore in un continuo orizzonte di attese» (Maria Letizia Paiato). Nel corso del tempo il suo lavoro ha proceduto per sottrazione ed alleggerimento, ma tale percorso della decurtazione «non prescinde dalla ricerca costante dei materiali, delle forme e del colore tenuto volutamente sotto registro per dare risalto ad ogni minima variazione o densità. Una maestria percepita ma non ostentata» (Giuliana Pascucci). Il cammino dell’artista è un grande archivio di esperienze nel tempo, personale e collettivo, individuale e non, dove «ciò che conta non è la corrispondenza tra interno ed esterno, tra l’opera e le apparenze fenomeniche, ma è tenere lo spettatore col fiato sospeso, in pericolante equilibrio sul filo sottile e incerto che separa i codici della realtà dai dispositivi della finzione, per affermare i diritti fondamentali del linguaggio della Pittura» (Massimo Vitangeli).

La scheda tecnica

Come funamboli su filo sospesi

Vernissage: sabato 5 giugno 2021, ore 17.30

Durata: dal 5 giugno al 12 settembre 2021

Orario: giovedì ore 16-19; venerdì, sabato, domenica e festivi ore 10-12.30 e 16-19

Autori: Paolo Gobbi / Adriano Crocenzi

Genere: Arte contemporanea

Spazi espositivi: Palazzo della Ragione sommaria e Chiesa di Santa Maria della Misericordia, a San Severino Marche

Progetto allestimento: Shura Oyarce Yuzzelli

Catalogo a cura dell’Amministrazione comunale con testi critici di Maria Letizia Paiato, Giuliana Pascucci, Alberto Pellegrino, Massimo Vitangeli

Progetto grafico: Simona Castellani

Documentazione fotografica: Emanuele Bajo

Informazioni 

Ufficio Cultura (Piazza del Popolo) 0733.641309; ufficiocultura@comune.sanseverinomarche.mc.it; Pro loco – Ufficio Iat (Piazza del Popolo) 0733.638414; proloco.ssm@gmail.com

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arte mostra 2021-06-03
+Mauro Grespini
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TAG: arte mostra

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