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La Toyota a disposizione per il progetto "E-Mobility care"
La Toyota a disposizione per il progetto "E-Mobility care"

Progetto E-Mobility care: “Aiutaci, diventa volontario”

“Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore”. 

E’ la frase di Papa Francesco che il gruppo di volontari del progetto “E-Mobility Care” ha scelto per lanciare una campagna di sensibilizzazione finalizzata al “reclutamento” di persone disponibili a potenziare il servizio già avviato a San Severino. Come noto, il progetto di solidarietà ecosostenibile – finanziato dal Comitato Sisma e dal Comune settempedano – cerca di andare incontro alle necessità della popolazione locale, in particolare gli anziani e quanti vivono in solitudine, mettendo a loro disposizione un’auto con accompagnatore per favorirne l’accesso ai servizi pubblici e privati nel contesto urbano ed extraurbano. Il mezzo c’è, si tratta di una Toyota Yaris ibrida (elettrica e benzina), servono ulteriori volontari per estendere il servizio da due a tre giorni alla settimana, poiché le richieste e le esigenze sono molte. Requisiti necessari: patente di guida, e dunque la maggiore età, e un po’ di tempo libero.

Gli interessati possono rivolgersi ai responsabili del progetto presso la Cisl di San Severino, in via Dante Alighieri n. 22 (telefono 0733.638003).

In questa sede è disponibile anche uno Sportello d’ascolto e di orientamento destinato alla popolazione over 65 per due venerdì al mese (dalle 9 alle 13), dietro appuntamento. Partner dell’iniziativa è l’associazione di promozione sociale “L’Albero dei cuori” di Macerata. Gestisce lo sportello una counselor professionista e mediatrice familiare.
L’Albero dei cuori intende così entrare in contatto col territorio settempedano fortemente colpito dal terremoto.

Il sisma, infatti, oltre ad aver creato danni ad edifici e opere pubbliche, ha destrutturato il sistema di riferimento sia in termini di servizi che, soprattutto, di relazioni umane, impoverendo il tessuto sociale e lasciando in molti un senso di disorientamento e frustrazione. In questo clima lo Sportello d’ascolto intende “ricostruire” il senso di solidarietà e appartenenza, ricreando stabilità per ridare valore e forza ai legami e alle relazioni.

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