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Visitatori in Pinacoteca
Visitatori in Pinacoteca

Afflusso record di visitatori nella rinnovata Pinacoteca

Un afflusso così non si vedeva da tempo. Forse dal 2010, quando Sgarbi allestì al Palazzo Servanzi Confidati la mostra “Meraviglie del Barocco nelle Marche”. E il Barocco, a quanto pare, porta fortuna a San Severino: l’inaugurazione delle “Liete stanze” in Pinacoteca, che apre ai visitatori un intero piano del museo, ha portato in paese un numero di turisti superiore alle aspettative. Complici le vacanze pasquali, la presenza di un ospite d’eccezione – Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani – e l’importante intervento curato dall’architetto Luca Maria Cristini, che ha contribuito a valorizzare le opere esposte, c’è stato sempre il pienone nei giorni di Pasqua e Pasquetta. Un’ottima pubblicità per tutto il paese: anche le telecamere del TGR Rai sono annoverate fra i visitatori di questi giorni. Lo stesso Paolucci, in un articolo scritto per l’Osservatore Romano, ha definito la nostra Pinacoteca “un museo piccolo e prezioso al centro di San Severino, uno dei luoghi più belli delle Marche”.
Quand’è così, è chiaro che bisogna sfruttare questo afflusso di visitatori investendo ancora di più nel turismo. Proprio per questo la Pinacoteca effettuerà altre aperture straordinarie: dal 25 aprile al 1° maggio sarà possibile visitarla tutti i giorni. Potenziato anche l’organico del museo, con una persona in più a garantire la corretta assistenza ai turisti; forse anche in risposta alle polemiche degli ultimi giorni, scaturite dalla rottura poco fortuita del campanello di Palazzo Manuzzini (che è avvenuta proprio il giorno di Pasquetta). L’assessore Gregori ha rassicurato gli operatori museali: stanno procedendo bene i permessi per l’utilizzo dell’altro ingresso alla Pinacoteca, quello che dà accesso direttamente al giardino del piano superiore. Trattandosi di un edificio privato, oltre che abitato, è necessario richiedere tutte le autorizzazioni del caso per quanto riguarda gli ingressi del Museo. “Accedendo dal piano superiore – ha spiegato Simona Gregori – a guadagnarci saranno anche la semplicità e l’immediatezza della visita: il percorso cronologico parte proprio da lì, dalle sale medievali, per poi spostarsi alle opere seicentesche situate al piano inferiore”.

Alessandra Rossi

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