Il Settempedano
Si è tenuta ieri sera (lunedì 4 aprile) l’ultima riunione – in ordine di tempo – del Comitato per la salvaguardia dell’ospedale (e del suo punto nascita), davanti a una sala gremita di persone. Presenti all’appello anche associazioni e circoli cittadini, convocati per sensibilizzare il più possibile sui rischi cui sta andando incontro il nostro ospedale.
E per ospedale s’intende la struttura nella sua interezza, non solo il reparto maternità.
La priorità del Comitato, al momento, è comunicare questa doppia linea d’azione: da una parte la salvaguardia dei reparti a rischio, dall’altra la valorizzazione delle eccellenze, come oculistica e oncologia. “Il nostro impegno – ha spiegato l’avvocato Marco Massei – è verso la tutela di tutta la struttura. Vogliamo evitare che un domani, archiviata definitivamente la questione del punto nascita (a prescindere da come andrà), si perda interesse verso il nostro ospedale, che resta comunque a rischio. La soppressione di questo reparto potrebbe generare un effetto domino e provocare la chiusura di tutti gli altri”.
Recentemente il Comitato ha incontrato a Roma il sottosegretario alla Sanità, suscitando un vivo interesse e strappando la promessa di un colloquio con il governatore delle Marche. Si sta anche organizzando una manifestazione, un evento per cui si prevede una grande risonanza mediatica. L’appuntamento è fissato per il 30 aprile: un corteo partirà alle ore 16 dalla Piazza del Popolo e si dirigerà verso l’ospedale Bartolomeo Eustachio. “Sarà una manifestazione pacifica e silenziosa – promette Massei – e sono invitati tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell’ospedale”.
Alessandra Rossi
