La bellezza del territorio settempedano di nuovo in copertina. E stavolta si tratta di una copertina che vale doppio perché una suggestiva immagine delle campagne di Gaglianvecchio è stata scelta per la guida “Il Cammino dei Cappuccini” che racconta proprio di una delle vie della fede che da qui passano.
La pubblicazione, a cura di fra Sergio Lorenzini, settempedano alla guida dei Frati Cappuccini delle Marche e grande appassionato di escursioni lungo i cammini dello spirito, è stata pubblicata dalle Edizioni Terre di Mezzo.
Quella dei Cappuccini è una storia rivoluzionaria, nata dal desiderio di un ritorno al cuore del francescanesimo e, all’inizio, osteggiata dall’Ordine. Un cammino iniziato 500 anni fa, segnato da arresti, fughe, rifugi solitari e ricerca interiore: un viaggio che oggi si può ripercorrere in 17 tappe, per una lunghezza complessiva di 400 chilometri da Fossombrone ad Ascoli Piceno, tra dolci colline, eremi e città d’arte. Da nord a sud, lungo l’intera dorsale delle Marche, si può così sperimentare, giorno dopo giorno, l’accoglienza di una vera comunità, quella marchigiana. La guida contiene tantissime informazioni utili: le mappe, le altimetrie, i luoghi dove dormire e quelli da visitare.
Tra parchi, riserve naturali e le incantevoli vette dei Sibillini, un itinerario dove si incontrano storia, cultura e spiritualità. Con la possibilità di condividere un pezzo di strada con i frati stessi e vivere la loro splendida ospitalità passando una notte, o più, nei conventi presenti lungo il percorso.
I 400 chilometri sono divisi in tre parti e la pianificazione delle tappe risale al 2019, quando fra Sergio Lorenzini inizia a progettare il percorso storico di uno degli ordini più diffusi al mondo. Il Cammino è attivo da settembre 2021 e dal 2023 è aperto anche a biker e scout.
Per percorrere tutto il Cammino dei Cappuccini si parte da Fossombrone, dal Colle dei Santi, e si prosegue per la Gola del Furlo per giungere a Cagli, da dove riparte per l’antico monastero di Fonte Avellana, poi si va avanti verso l’eremo di San Girolamo, Fabriano, si sale a Poggio San Romualdo, si scopre l’abbadia romanica di Sant’Urbano e l’eremo dei Frati Bianchi, si arriva a Cupramontana e si riparte per Cingoli. Poi si passa per l’eremo di Sant’Angelo e si giunge a San Severino e poi Camerino. Nel secondo tratto il Cammino riparte per San Lorenzo al Lago, Sarnano, passa per la Madonna dell’Ambro, giunge a Montefortino riparte per Montefalcone, arriva a Rotella, Capradosso, continua per Offida e giunge alla meta di Ascoli Piceno nel santuario di San Serafino da Montegranaro.