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Da sinistra: l'architetto Cristini, il direttore Paolucci e l'assessore Gregori
Da sinistra: l'architetto Cristini, il direttore Paolucci e l'assessore Gregori

La “nuova” Pinacoteca aperta per il ponte di Pasqua

Dopo il grande successo registrato nel week end di riapertura, la riallestita Pinacoteca civica “Padre Tacchi Venturi” offre orari straordinari per il ponte di Pasqua. La raccolta, infatti, è visitabile tutti i giorni – compreso lunedì di Pasquetta – dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. L’assessorato allo Sviluppo culturale, inoltre, fa sapere che pure il Museo archeologico sarà visitabile allo stesso orario sia a Pasqua, sia a Pasquetta. Visite guidate su prenotazione sono possibili anche per scoprire le bellezze custodite nella Galleria d’Arte moderna, in municipio. In questo caso ci si può rivolgere alla Pro loco (tel. 0733638414).
La Pinacoteca, oltre al nuovo riallestimento, presenta in esclusiva – in questo periodo – il percorso dedicato all’arte del Barocco inserito in alcune nuove stanze che sono state appena aperte al pubblico. Si tratta di una sezione che getta nuova luce sull’arte fra il ‘600 e il ‘700 proponendo delle nuove acquisizioni critiche e nuovi restauri. Si tratta di una sessione messa insieme grazie ai prestiti concessi dall’Arcidiocesi di Camerino. “Siamo grati all’arcivescovo Brugnaro – sottolinea l’assessore Simona Gregori – perché tanti turisti, sull’onda del successo e della promozione della mostra dedicata al Barocco nelle Marche, che abbiamo ospitato in città con oltre 30 mila presenze in pochi mesi, arrivavano qui da noi e chiedevano di poter visionare opere di questo particolare periodo che fu fecondo artisticamente in tutto il territorio settempedano. Adesso anche a queste richieste possiamo dare una risposta sorprendente”.
Intanto la città di San Severino, “Capitale dell’arte”, continua ad essere al centro dell’attenzione anche dei media nazionali. La sezione del sito Repubblica.it dedicata ai viaggi, consiglia un itinerario in un articolo dal titolo “Pasqua tra Marche e Umbria. L’Italia che non ti aspetti” proponendo la visita al santuario di Santa Maria del Glorioso “chiesa riccamente dipinta. Qui, secondo la tradizione, la Madonna Addolorata pianse miracolosamente nel 1519 e, la domenica più vicina alla data della ricorrenza e cioè il 22 aprile, ancora oggi si svolge una celebrazione liturgica dell’evento”.

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