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Punto-nascita 2: “Colpa di chi ha sostenuto Ceriscioli”

In una nota il gruppo consiliare “Una città da vivere”, guidato da Gilberto Chiodi e composto da Romina Cherubini, Fabio Eusebi, Gabriela Lampa e Giacomo Rastelletti, interviene sull’ipotesi di chiusura del punto-nascita dell’ospedale di San Severino. 

“La volontà della Regione e del presidente della Giunta Ceriscioli di voler chiudere il punto-nascita a San Severino appare veramente incomprensibile. Di tale provvedimento il sindaco Martini e il vicesindaco Felicioli non hanno alcuna responsabilità diretta, se non quella di essersi macchiati del “peccato originale” di averlo votato e sostenuto. Il provvedimento già assunto dalla Regione e che ora si obbliga nella sua adozione era già scritto nel suo programma elettorale e tutti coloro che lo hanno sostenuto si debbono assumere la responsabilità di aver contribuito a questa improvvida e scellerata decisione. Il punto-nascita di San Severino con i suoi parti è una assoluta eccellenza, oltre al fatto che questo presidio tutela un intero territorio montano e medio-collinare con oltre 50.000/60.000 potenziali residenti serviti. Ebbene, per mere scelte politiche, senza alcuna giustificazione numerica e territoriale si è inteso cassare con un tratto di penna il punto-nascita nel presidio settempedano.
Nella nota regionale, tra l’altro, si dice che questo non comporterà alcuna penalizzazione del territorio, mentendo chiaramente. Anzi questo disservizio andrà a penalizzare il reparto materno-infantile del capoluogo già saturo da un punto di vista strutturale e logistico.
Questo provvedimento, inoltre, ha il chiaro obiettivo di minare e ridimensionare il locale ospedale che da una parte vede togliersi servizi e dall’altra non vede mantenere quanto precedentemente previsto nella redazione delle cosiddette “reti cliniche”. Quindi oltre a subire un irreparabile danno, la città e il territorio subirà anche un vero e proprio “schiaffo” penalizzando ancora di più una vallata e un’area da sempre considerata eccellente per la qualità delle prestazioni sanitarie. Il 30 novembre in Consiglio comunale il vicesindaco Felicioli ha anticipato che giovedì 3 dicembre il Governatore Ceriscioli avrebbe incontrato il sindaco e il dirigente della struttura materno-infantile per “comunicazioni”. Ebbene se queste sono le comunicazioni, occorre assolutamente rappresentare al Governo regionale che in tal modo non solo si tagliano i servizi di presidio, ma si impoverisce il territorio a scapito della salute dei cittadini e della qualità sanitaria regionale. L’unico modo di tutela, ora, è solo la protesta!”.

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