I dati della situazione sanitaria del territorio compreso nei comuni di Castelraimondo, Gagliole e San Severino, ottenuti mediante richiesta di accesso agli atti presso l’Istituto Superiore di Sanità, sono stati resi pubblici oggi, sabato 15 febbraio, in una conferenza stampa aperta ai cittadini. A organizzare l’iniziativa, legata al progetto di ampliamento dell’impianto Sacci, è stata l’on. Patrizia Terzoni, parlamentare del Movimento 5 Stelle, per “mettere in mano agli enti locali un documento che dovrà diventare la base per intraprendere un serio monitoraggio ambientale che nessuno in 40 anni di attività del cementificio ha mai richiesto”. Il periodo di riferimento va dal 2003 al 2010. Nella relazione di accompagnamento dei dati, redatta dall’Istituto superiore di sanità, si legge chiaramente che “si evidenziano, tra i residenti nell’area selezionata, eccessi di mortalità per tutti i tumori negli uomini e di Linfomi non Hodgkin nelle donne”.
“I dati sulle ospedalizzazioni – dice la Terzoni – mostrano nelle persone ricoverate di genere maschile degli eccessi di ospedalizzazione per i tumori maligni nel loro complesso e in particolare per tumori maligni del rene e di altri non specificati organi urinari; tumori maligni del tessuto linfatico ed emopoietico (in particolare Linfomi non Hodgkin e malattia di Hodgkin), mentre tra le donne emergono degli eccessi in particolare per la malattia di Hodgkin. Nelle conclusioni invece viene riportato che ‘il profilo di mortalità e di ospedalizzazione delle persone residenti nei tre Comuni mostra per alcune patologie specifiche, selezionate in base a una evidenza a priori di associazione rispetto alla presenza di impianti di incenerimento, eccessi di rischio rispetto alla regione Marche presa come riferimento’. Questo naturalmente non permette di individuare nel cementificio la causa di tali eccessi di mortalità e ospedalizzazioni evidenziati dallo studio dell’Istituto”.
“Quindi – prosegue la parlamentare grillina – le cose da fare a questo punto, e che chiediamo vengano realizzate al più presto, sono tre: da un lato, avviare una seria indagine ambientale che coinvolga almeno i territori dei tre Comuni e che consenta di individuare la o le fonti di inquinamento che hanno e stanno provocando al situazione riportata sui dati sanitari; dall’altro, chiedere alle aziende ospedaliere una collaborazione che consenta di individuare in maniera puntuale per i singoli Comuni i dati delle ospedalizzazioni e delle mortalità per capire come i dati riportati dallo studio dell’Istituto superiore di sanità siano concretamente distribuiti; e, infinde, avviare il registro tumori regionale”.
Qualcuno ha messo però in discussione i dati resi pubblici dall’esponente del movimento 5 stelle perché diversi da quelli prodotti in un documento redatto dall’Arpam sulla base di fonti Asur.
“Tengo a precisare che i due documenti non possono essere confrontati – spiega lei – in quanto in quello regionale non si tiene in considerazione il Comune di San Severino e in quanto i coefficienti statistici utilizzati sono differenti. Comunque ci stiamo organizzando per fissare un nuovo incontro con i cittadini che dovrà svolgersi nei prossimi mesi e al quale sarà chiamato a partecipare anche un rappresentante dell’Istituto superiore di sanità che potrà chiarire eventuali questioni rimaste in sospeso. Noi, intanto, continueremo mediante azioni parlamentari e attività sul territorio a monitorare la situazione e a pretendere chiarezza e trasparenza”.